Il giorno dopo la bagarre in Aula, il deputato di M5s torna a criticare la gestione della sanità in Lombardia:
“C’è stata la più grande prova di incapacità politica e amministrativa che si sia mai vista in questo Paese”
“In conferenza stampa l’assessore Gallera si lanciava in proclami del tipo: se la Cina ci ha messo 10 giorni a fare un ospedale, la Lombardia ce ne metterà 6. Nelle intenzioni doveva anche ospitare 400 letti di terapia intensiva. Peccato che la realtà ci racconta altro: l’ospedale in Fiera – per cui hanno speso 21 milioni – ha ospitato soltanto 25 pazienti. Ecco come sono stati spesi i soldi delle generose commoventi donazioni dei lombardi”.
Il vicecapogruppo M5s Riccardo Ricciardi rilancia, in un’intervista a La Notizia,
il ‘j’accuse’ lanciato in aula contro la gestione della sanità lombarda,
durante l’informativa alla Camera del presidente Conte.
Ricciardi prosegue affermando di aver citato “fatti incontrovertibili”: “Non sono né un medico né un pm, se devo dire che l’amministrazione lombarda ha però agito nel migliore dei modi, direi una bugia. E non la dico io ma questo elenco di fatti inconfutabili. In Lombardia c’è stata la più grande prova di incapacità politica e amministrativa che si sia mai vista in questo Paese”.
L’esponente pentastellato torna anche sull’attacco all’ex sottosegretario Giancarlo Giorgetti in merito al ruolo della medicina territoriale:
“L’emergenza sanitaria ha evidenziato il prezioso ruolo dei medici di base e dei presidi territoriali. In tal senso, ricordo che, dopo anni di tagli draconiani nel decreto Rilancio abbiamo stanziato 3,2 miliardi per la sanità pubblica, di questi 1,2 andranno proprio a rafforzare la rete assistenziale territoriale”.
E quanto alla metafora citata in Aula del cerino in un pagliaio, a proposito dell’ordinanza della Lombardia sui malati Covid nelle case di riposo, osserva che “è di Luca Degani, presidente di Uneba, l’associazione di categoria che mette insieme circa 400 case di riposo lombarde. Ciò rende il quadro per il governatore Fontana ben più impietoso.
‘La delibera della giunta regionale l’abbiamo riletta due volte, non volevamo credere che dalla Regione Lombardia potesse arrivarci una richiesta cosi’ folle’, sono state le parole di Degani. Non credo ci sia molto da aggiungere”.
(Agi)