Vogliamo ricordare Enrico Berlinguer, nato il 25 maggio 1922, stimato e rispettato da tutti, anche dai suoi avversari. Amato perchè “persona perbene”, un politico di una razza che sta ormai scomparendo: grande rigore morale e profonda passione per la politica, dimostrata fino all’ultimo istante di vita.
Lo facciamo con 3 filmati:
Intervistato da Minoli
https://www.lagone.it/wp-content/uploads/2020/05/1-Berlinguer-1983_MINOLI.mp4
… gli ideali della gioventù…
https://www.lagone.it/wp-content/uploads/2020/05/2-ideali-di-gioventù.mp4
intervistato da Scalfari, De Benedetti, Mario Soldati e Arrigo Levi
https://www.lagone.it/wp-content/uploads/2020/05/3-intervista-di-4.mp4
e riportando un bel ricordo pubblicato su facebook, attraverso alcuni dei suoi pensieri
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“I partiti di oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela”.
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“Quando si chiedono sacrifici alla gente che lavora, ci vuole un grande consenso, una grande credibilità politica e la capacità di colpire esosi e intollerabili privilegi”
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“Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c’è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull’ingiustizia”.
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“Ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno”.
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“Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La lotta per questo obiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita”
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“La questione morale esiste da tempo, ma ormai essa è diventata la questione politica prima ed essenziale perché dalla sua soluzione dipende la ripresa di fiducia nelle istituzioni, la effettiva governabilità del paese e la tenuta del regime democratico”.
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“Io le invettive non le lancio contro nessuno, non mi piace scagliare anatemi, gli anatemi sono espressioni di fanatismo e v’è troppo fanatismo nel mondo”.
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“La gravità dei problemi del paese, le minacce sempre incombenti di avventure reazionarie e la necessità di aprire finalmente alla nazione una sicura via di sviluppo economico, di rinnovamento sociale e di progresso democratico rendono sempre più urgente e maturo che si giunga a quello che può essere definito il nuovo grande “compromesso storico” tra le forze che raccolgono e rappresentano la grande maggioranza del popolo italiano”.
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“L’esperienza compiuta ci ha portato alla conclusione che la democrazia è oggi non soltanto il terreno sul quale l’avversario di classe è costretto a retrocedere, ma è anche il valore storicamente universale sul quale fondare un’originale società socialista”.
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“Noi pensiamo che il tipo di sviluppo economico e sociale capitalistico sia causa di gravi distorsioni, di immensi costi e disparità sociali, di enormi sprechi di ricchezza”.
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“Il rispetto delle alleanze non significa che l’Italia debba tenere il capo chino”.
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“Sul sole dell’avvenire oggi discutono più gli scienziati che i comunisti”.
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“Noi siamo comunisti. Lo siamo con originalità e peculiarità, distinguendoci da tutti gli altri partiti comunisti: ma comunisti siamo, comunisti restiamo”. Intervista a Oriana Fallaci, 1980
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“Non rinunciamo a costruire una «società di liberi e uguali», non rinunciamo a guidare la lotta degli uomini e delle donne per la «produzione delle condizioni della loro vita»”.
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“Il comunismo è la trasformazione secondo giustizia della società” Tribuna politica 1980
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“Noi rifiutiamo che a pagare siano i soliti, gli operai, le masse popolari. E riteniamo che se sacrifici devono essere, e tutti in maniera proporzionata vi devono contribuire, debbono contribuire a raggiungere determinati traguardi, non a far tornare indietro il Paese”.
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“Non ci può essere inventiva, fantasia, creazione del nuovo se si comincia dal seppellire se stessi, la propria storia e realtà”
Rinascita
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“Occorre che con audacia e con intelligenza ci si sappia liberare da ogni scolastica applicazione della nostra dottrina intesa come dogma, o da orientamenti che non sono più adeguati all’esperienza e alle condizioni storiche attuali, per camminare verso vie nuove di avanzata verso il socialismo” Dal discorso per Dolores Ibarruri, 1975
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“La nostra principale «anomalia» rispetto a diversi altri partiti comunisti e operai è che noi siamo convinti che nel processo verso questa mèta bisogna rimanere – e noi rimarremo – fedeli al metodo della democrazia. L’”assalto al cielo” – questa bellissima immagine di Marx – non è per noi comunisti italiani un progetto di irrazionalistica scalata all’assoluto”. Intervista a Critica Marxista, 1981
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Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell’uomo, del suo benessere, della sua felicità. La prova per questo obbiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita. 7 Giugno 1984, Padova
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“Lavorate tutti, casa per casa, azienda per azienda, strada per strada, dialogando con i cittadini, con la fiducia per le battaglie che abbiamo fatto, per le proposte che presentiamo, per quello che siamo stati e siamo…”. 7 giugno 1984 Frasi tratte da “Casa per casa. Strada per strada” a cura di Pierpaolo Farina (Melampo editore).
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“La cosa che mi preoccupa in Craxi è che certe volte mi sembra che pensi soltanto al potere per il potere” (Intervista a Chiara Valentini, Panorama, maggio 1983)
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“Una società più austera può essere una società più giusta, meno diseguale, realmente più libera, più democratica, più umana” (da Austerità, occasione per trasformare l’Italia, 1977)
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“L’Unione Sovietica è un regime politico che non garantisce il pieno esercizio delle libertà” (26 luglio 1980, intervista a Oriana Fallaci per il Corriere della Sera)