17 Luglio, 2024
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Coronavirus in Lombardia: tornano a casa i medici cubani; il saluto al bimbo che li ha sostenuti

L’equipe ha lavorato all’ospedale di Crema. Avviata sottoscrizione per la struttura sanitaria pediatrica “Juan Manuel Marquez” de l’Avana

I medici e gli infermieri cubani che dal 22 marzo hanno lavorato all’Ospedale maggiore di Crema tornano a casa.

Dopo albanesi e russi ripartono anche gli esperti che erano arrivati dall’isola caraibica nel momento più duro della lotta al coronavirus.

E la città si mobilità per ringraziarli avviando iniziativa di  solidarietà a favore di un ospedale cubano.

“l nostri amici cubani, medici e infermieri che finiranno il 25 maggio il loro lavoro all’ospedale da campo allestito lo scorso 21 marzo a Crema, porteranno con sé il ricordo di Crema, una città che hanno aiutato contro il Covid19. – scrive il Comune di Crema – Possiamo tutti fare qualcosa di molto importante per esprimere la nostra riconoscenza e restituire lo stesso amore: raccogliere fondi per l’ospedale pediatrico “Juan Manuel Marquez”, nella provincia de l’Avana”.

Al commiato non poteva mancare Alessandro, il bambino di due anni che ogni giorno salutava l’arrivo in ospedale del personale sanitario cubano tanto da meritarsi in dono un piccolo camice.

“Siamo stati naufraghi e ci avete soccorso, senza domandarci il nome né la provenienza. Dopo mesi di lutti, angoscia, dubbi, ora vediamo la luce ma solo perché ci siamo stretti gli uni agli altri”, ha detto la sindaca di Crema Stefania Bonaldi salutando in piazza la brigata Henry Reeve di medici e infermieri cubani. Alla cerimonia, in cui i medici cubani indossavano una maglietta rossa con la scritta Cuba con il lettering della Coca Cola, ha partecipato anche l’assessore al Welfare della Regione Giulio Gallera che ha “espresso a nome di Regione Lombardia, insieme al sottosegretario Alan Christian Rizzi, la più sincera gratitudine all’Ambasciatore di Cuba, presente questa mattina”.

(La Repubblica)

 

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