“E’ una notizia che aspettavamo da tempo e che supporta la nostra battaglia in difesa dell’ecosistema del lago di Bracciano”. Questo è quanto riferito dal Comitato per la Difesa del Bacino Lacuale di Bracciano e Martignano in merito al provvedimento emesso dalla Procura della Repubblica del Tribunale di Civitavecchia che dispone la richiesta di rinvio a giudizio per disastro ambientale aggravato per vertici di Acea Ato 2 in relazione all’abbassamento dei livelli del lago di Bracciano del 2017. Il Comitato, supportato da un pool di avvocati (Francesco Falconi, Simone Calvigioni, Mario Lepidi e Marco Marianello) e composto da esperti in materia ambientale, presentò una denuncia nel giugno del 2017 come parte lesa. Nello stesso anno furono inviate anche al Ministero dell’Ambiente, alla Regione Lazio e al Parco Naturale Regionale di Bracciano e Martignano tre richieste di intervento urgente al fine di salvare il bacino lacustre. Nelle richieste fatte al Ministero dell’Ambiente e alla Regione Lazio si chiedeva in particolare di porre in essere tutte le iniziative idonee a prevenire l’impoverimento della risorsa idrica e l’immediata interruzione di ogni prelievo di acqua dal lago.
Come spiegato anche in un’intervista dal Prof. Loreto Rossi del Comitato, il lago non è una semplice cavità del suolo piena di acqua che si può svuotare e riempire a proprio piacimento. Il lago è molto più di una riserva d’acqua in quanto ospita moltissime specie che lo rendono particolare e di cui fanno parte quei microrganismi la cui funzione è quello di rendere il lago un sistema che si auto purifica. Il forte abbassamento di livello dei tre anni passati non è solo una riduzione dell’acqua, ma ha scoperto gran parte del fondale ed è proprio sul fondale che avviene l’auto depurazione e questa parte è andata persa così come sono andate perse delle specie di organismi, come un’alga che si trovava solo in questo lago, il tutto a favore di quelle specie di pesci invasivi che hanno tratto vantaggio da questa mutazione. In pratica per comprendere meglio la situazione, come da esempio riportato da Rossi, dobbiamo considerate il lago come una specie di sandwich, la prima parte rappresenta l’aria, la parte di sotto il fondale e al centro l’acqua con tutta una serie di organismi che la vivono. Questi tre strati sono collegati fra di loro in quanto avviene uno scambio chimico continuo e in questo modo il lago produce un’acqua pulita ossia idonea alla potabilizzazione e con un semplice procedimento prima della messa in rete, può essere utilizzata come acqua potabile. Il tutto fa perfettamente comprendere quale sia la reale importanza del lago e di conseguenza la forte motivazione che ha portato il Comitato ad intraprendere questa battaglia. Intanto si attende l’udienza preliminare fissata per il 10 novembre 2020 alle ore 10.00.
Claudia Reale