Mattinata di disagi sulla ferrovia regionale Roma-Viterbo.
Questa mattina, intorno alle 6, la circolazione è stata interrotta sulla tratta urbana a causa di un guasto tecnico. È stato attivato il servizio bus navetta tra le stazioni Montebello-Prima Porta-La Celsa-Labaro-Saxa Rubra-Due Ponti-Euclide-Flaminio. “Ma le navette – lamentano i pendolari – sono insufficienti e non è garantito il rispetto delle prescrizioni anti COVID-19, a partire dal distanziamento sociale”.
Gomito a gomito, con naso e bocca coperti dalla mascherina, i viaggiatori si sono trovati a dover condividere uno spazio, già di per sé ristretto, “con la maggior parte dei finestrini laterali del bus bloccati – dicono – È vergognoso”. “A bordo siamo tutti ammassati come sardine – si sfoga un utente- È una cosa disumana”. C’è chi invita a chiamare le autorità: “Non si può rischiare”. E c’è amarezza: “Ormai siamo tutti infetti, fidati”. I tempi si allungano per chi viaggia sulla Roma Nord fino a due ore e mezza per fare 45 chilometri. Sulla banchina in tanti aspettano l’arrivo del treno.
Il tabellone non sempre segna i ritardi. E c’è chi per arrivare in orario a lavoro deve trovare un’alternativa: “Sono arrivato alla stazione Acquacetosa ed era chiusa. Mi hanno detto che i treni non passano”. Quasi tre ore dopo lo stop, l’uccellino di InfoAtac twitta: “Ferrovia Roma-Viterbo: circolazione in progressiva riattivazione in tratta urbana”. Ma la pazienza dei pendolari è ormai giunta al capolinea.
(La Repubblica)