17 Luglio, 2024
spot_imgspot_img

Macron e Merkel: “Prepararsi meglio alla prossima pandemia”. Maxi-inchiesta sul Covid in Francia

In una lettera congiunta, i leader hanno denunciato la risposta caotica di Bruxelles all’emergenza coronavirus,

che ha “sollevato domande” sulla preparazione Ue e ha sottolineato la necessità di un approccio comunitario. La procura di Parigi ha annunciato l’apertura di una maxi inchiesta preliminare sulla gestione della crisi da parte delle autorità francesi

Il presidente francese, Emmanuel Macron, e la cancelliera tedesca Angela Merkel, insieme ad altri quattro Paesi, hanno esortato l’Unione europea a prepararsi meglio per la prossima pandemia. In una lettera congiunta, i leader hanno denunciato la risposta caotica di Bruxelles all’emergenza coronavirus, che ha “sollevato domande” sulla preparazione Ue e ha sottolineato la necessità di un approccio comunitario, specialmente contro una potenziale seconda ondata di contagi.

La maxi inchiesta in Francia

La procura di Parigi ha annunciato l’apertura di una maxi inchiesta preliminare sulla gestione della crisi del Covid-19 da parte delle autorità francesi, già oggetto di critiche e formali denunce. Il procuratore Rémy Heitz intende accertare “eventuali effrazioni penali” che riguardano omicidi involontari, lesioni involontarie, messa in pericolo della vita altrui e mancata assistenza a persona in pericolo. L’inchiesta globale è stata presentata da Heitz come risposta giudiziaria alle denunce accolte dalla sua procura durante il confinamento.

Ad eccezione del capo dello Stato, non perseguibile penalmente nell’esercizio del suo mandato, e degli esponenti di governo, chiamati a rispondere alla Corte di giustizia della Repubblica, finora la procura ha ricevuto 80 denunce. Di queste 13 saranno ‘accorpate’ in una unica maxi inchiesta, che esaminerà le denunce sporte da associazioni e organizzazioni sindacali.

La 14esima ingloba invece altre 33 denunce presentate per lo più da singoli cittadini attraverso il sito dedicato ‘plaintecovid.fr’. “Se ci saranno colpe penali, probabilmente dovrebbero essere non intenzionali. Per questo tipo di reati la legge stabilisce condizioni ben precise: esige la prova di un errore qualificato, che non sia una semplice imprudenza o negligenza”, ha proseguito il procuratore.

Cosa stabilisce il codice penale

Per confermare eventuali infrazioni in un contesto come questo, il codice penale stabilisce che vadano valutate le responsabilità dei dirigenti istituzionali “alla luce dei mezzi e delle conoscenze a disposizione nel momento in cui hanno preso le decisioni”, ha precisato Heitz.

L’altra finalità di questa indagine nazionale, secondo il procuratore, è quella di “costituire un fondo documentale comune sullo stato delle conoscenze scientifiche”. Le investigazioni vengono affidate all’Ufficio centrale della lotta contro gli attentati all’ambiente e alla salute pubblica (Oclaesp), incaricato di valutare per lo più la disponibilità di mascherine e test, la fornitura di protezioni adeguate sul posto di lavoro. Altre inchieste specifiche riguardano invece localmente alcune case di cura e ospitalita’ di anziani, gli Ehpad, in particolare due a Parigi, a Nanterre e Grasse (sud).

(Agi)

 

Ultimi articoli