Per ognuna delle 72 vittime dell’incendio della Grenfell Tower. Il no della famiglia di Gloria Trevisan, morta con il fidanzato
Un risarcimento di 68mila euro per ognuna delle vittime dell’incendio che il 14 giugno 2017 devastò la Grenfell Tower, a Londra. “Noi, e parlo in nome della famiglia di Gloria che rappresento, non accetteremo mai alcun accordo: noi andiamo in Tribunale”, dice l’avvocato Maria Cristina Sandrin, che tutela la famiglia di Gloria Trevisan, 26 anni, morta nel rogo assieme al fidanzato Marco Gottardi, 27. I due ingegneri veneti furono tra le 72 vittime della tragedia.
Oggi era l’ultimo giorno per presentare richiesta di risarcimento nel processo londinese sull’incendio. Sandrin, come i legali di molte altre famiglie delle vittime e dei sopravvissuti della Grenfell Tower hanno radicato negli Stati Uniti la causa per i risarcimenti chiesti a colossi dell’industria come la Arconic, costruttrice dei pannelli di rivestimento del grattacielo, e la Whirlpool, per il frigorifero dal quale, secondo le indagini, partì il rogo.
Quanto alla causa nel Regno Unito, spiega Sandrin, “entro questa sera dobbiamo trovare una soluzione comune con gli altri studi legali incaricati dalle famiglie delle altre vittime”. La linea dell’avvocato veronese sarà quella di puntare sul riconoscimento del danno psicologico – “che qui è molto considerato” – derivato ai genitori e ai fratelli di Gloria. “Durante le telefonate con i due ragazzi mentre il fuoco avanzava – ricorda Sandrin – le famiglie assistettero pressoché in diretta alla morte dei loro cari”.
(Ansa)