Quali sono le ‘linee guida’ del Capo dello Stato, intervenuto in occasione della maratona digitale ‘Quale futuro’.
Un messaggio che arriva nel giorno di avvio degli Stati generali voluti dal premier Giuseppe Conte, e alla vigilia di importanti decisioni da assumere per il rilancio dell’economia.
Ben vengano tutte le proposte per sostenere la ripartenza del Paese, purché poi portino a “risultati concreti”.
Tutti sono chiamati a fare la loro parte, in un “impegno corale” attraverso il confronto e il dialogo, abbandonando la ricerca di “effimeri interessi di parte”. Al centro del dibattito politico vanno rimessi i giovani, perché se rimangono distanti e freddi, il Paese diventa più fragile. Infine, l’Italia deve essere all’altezza della importante ‘rivoluzione’ che si sta compiendo in Europa, con la proposta sulla Nex Generation. Sono le ‘linee guida’ del Capo dello Stato, intervenuto in occasione della maratona digitale ‘Quale futuro’. Un messaggio che arriva nel giorno di avvio degli Stati generali voluti dal premier Giuseppe Conte, e alla vigilia di importanti decisioni da assumere per il rilancio dell’economia.
“L’esplorazione in atto delle proposte di forze economiche, sociali e culturali dell’Italia, in corso a partire da questi giorni – avverte Sergio Mattarella – deve saper approdare a risultati concreti. Per trarre dalla difficile esperienza vissuta in questi mesi una spinta per recuperare il meglio di noi stessi”. Ma, sottolinea e quasi mette in guardia il presidente della Repubblica, il domani sarà migliore solo se ci sarà un impegno corale, frutto del dialogo e non della ricerca di “effimeri interessi di parte”.
“La storia dell’umanità è scandita da successi, da crisi, da ripartenze. Queste ultime sono complesse, faticose ma per molti versi anche stimolanti”, spiega.
Dunque, “è un dovere far sì che il nostro, e soprattutto vostro, domani sia migliore in termini di occupazione, di qualità della vita e dell’ambiente, di crescita dei diritti e della conoscenza, di pace e di integrazione tra i popoli. La condizione per riuscirvi – ammonisce il Capo dello Stato – è che l’impegno sia corale, autentico, aperto. Che abbia davvero lo sguardo rivolto al futuro e non a effimeri interessi personali o di parte, a rendite di posizione, a stasi o rinunzie frutto di timore. L’auspicio è che vi siano partecipazione, dialogo, ascolto. E che si pensi in grande”. Perchè “quelli che viviamo sono tempi di grandi cambiamenti. Dobbiamo saperli indirizzare in positivo; e per questo occorre adoperarsi con serietà”.
Mattarella osserva: “Si avverte una diffusa voglia di futuro. Nessuno meglio delle giovani generazioni può interpretarla.
La pandemia ha colpito duramente nelle società di tutto il mondo. E questo richiama la responsabilità di tutti nell’adoperarsi per prospettive migliori”. Quanto alla politica, “disegnare il futuro comune è, per definizione, il suo compito precipuo. Progettare il futuro diventa ancor più cruciale dopo la grave crisi provocata dall’insorgere della pandemia”. Ed è proprio alla politica che il Capo dello Stato si rivolge esortandola a porre al centro dell’agenda le giovani generazioni: “La freddezza e la diffidenza dei giovani rispetto alla politica, la sempre più rara disponibilità a un confronto circolare, di idee, di proposte, di suggestioni rendono la comunità nazionale più fragile. E più incerta e difficile la individuazione di una strada per progettare il proprio futuro nel mondo globalizzato”. Di fronte all’affievolirsi dei “canali tradizionali di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica”, il divario “è stato in parte surrogato dalla massiccia presenza dei nuovi mezzi di comunicazione fondati sull’utilizzo del web; che, peraltro, non ha ancora trovato un punto di adeguata maturazione”.
Infine, il presidente della Repubblica ha rimarcato l’importanza della strada intrapresa dall’Europa,
con la “proposta ‘Next generation Ue’ che guarda al futuro delle giovani generazioni.
Questa proposta, per la sua ampiezza e per le finalità che si propone, non ha precedenti nella storia dell’Unione. L’Italia è chiamata a partecipare a questo grande progetto, con decisioni volte a rimuovere quel che oggi ostacola la crescita sociale ed economica; e che produce ingiustizie e diseguaglianze”.
(Agi)