Napoli-Inter 1-1, Mertens e Ospina mandano gli azzurri in finale
Eriksen dopo 2′ illude i nerazzurri, poi il folletto belga sigla lo storico 122° gol con i partenopei (staccato Hamsik) e il punteggio non cambia più grazie alle parate del portiere colombiano. Mercoledì la finale contro la Juventus
NAPOLI
Sarà Juventus-Napoli la finale della Coppa Italia 2020. Dopo i bianconeri, anche gli azzurri, nel deserto del San Paolo, staccano il pass per l’Olimpico di Roma grazie al pareggio 1-1 contro l’Inter. Chi, se non Dries Mertens poteva essere l’uomo copertina? Suo infatti il gol del pareggio dopo il vantaggio iniziale di Eriksen: per il folletto belga è il 122° gol con la maglia azzurra. Staccato Hamsik a 121, ora è lui in solitaria il miglior marcatore di sempre della storia del club.
Nessuno come Mertens
Gattuso e Conte si ritrovano di fronte esattamente quattro mesi dopo l’1-0 dell’andata a San Siro firmato Fabian Ruiz. Il vantaggio degli azzurri dura però appena due minuti perché Eriksen, direttamente dalla bandierina del corner, beffa Ospina, complice una leggera deviazione di Di Lorenzo oltre che il terreno bagnato. Il portiere colombiano, che nelle graduatorie di Gattuso ha ormai superato Meret, si trasforma tuttavia da croce a delizia, negando il 2-0 prima a Lukaku e poi a Candreva. Non solo, è grazie a un suo rilancio che, al 41′, Insigne si invola nell’area avversaria servendo a Mertens il gol dell’1-1. Per il folletto belga è una rete storica, la 122/a con la maglia del Napoli che ne fa il miglior marcatore in solitaria della storia del club (staccato Hamsik a 121). E pensare che il numero 14 azzurro non solo è stato in dubbio fino all’ultimo per un problema ai flessori ma, negli ultimi mesi, sembrava prossimo a lasciare il capoluogo campano per trasferirsi proprio alla Beneamata (invece il rinnovo è imminente).
Il riscatto di Ospina
Nella ripresa lo stop di oltre tre mesi si fa sentire nelle gambe dei giocatori. Inoltre pare che la sosta abbia completamente rigenerato la coppia difensiva azzurra, con Koulibaly e soprattutto Maksimovic (un gigante) a respingere tutti i cross nerazzurri. Le più grandi occasioni arrivano nel finale con Sanchez, entrato al posto dell’impalpabile Lautaro, a fare la barba al palo con un diagonale destro e soprattutto Eriksen, il cui tiro a botta sicura viene respinto dal miracoloso Ospina, che riscatta definitivamente l’errore iniziale. Il punteggio non cambia più nonostante gli assalti finali degli ospiti. Per il resto si prende confidenza con il “nuovo” calcio: le maxi sostituzioni, le proteste a distanza con l’arbitro (nel primo Rocchi grazia Young) e le urla di Gattuso e Conte a sostituire i cori dei tifosi. Non è la stessa cosa, ma ci si deve abituare.
Mercoledì la finalissima
Appuntamento così a mercoledì 17 giugno dove, all’Olimpico di Roma, Juventus e Napoli si contenderanno la coppa nazionale. Dunque, dopo aver battagliato per il tricolore negli ultimi 4 anni, bianconeri e azzurri avranno modo di giocarsi anche in questa stagione un trofeo. Per Gattuso sarà l’occasione di riscattare il poker subito nel 2018 dalla Vecchia Signora. Dall’altra parte invece, per un gioco del destino, Maurizio Sarri potrà conquistare il suo primo successo con la Juve proprio contro il “suo” Napoli. Spettacolo garantito.
NAPOLI (4-3-3):
Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Hysaj; Elmas (65′ Fabian Ruiz), Demme, Zielinski (84′ Allan); Politano (65′ Callejon), Mertens (74′ Milik), Insigne (85′ Younes). A disp: Meret, Karnezis, Luperto, Ghoulam, Mario Rui, Lozano, Llorente. All.: Gattuso.
INTER (3-4-1-2):
Handanovic; Skriniar, De Vrij (88′ Ranocchia), Bastoni; Candreva (73′ Moses), Barella, Brozovic, Young (73′ Biraghi); Eriksen (88′ Sensi); Lautaro (72′ Sanchez), Lukaku. A disp: Padelli, Berni, Pirola, Asamoah, Gagliardini, Borja Valero, Esposito. All.: Antonio Conte.
RETI: Eriksen al 2′, Mertens al 41′.
ARBITRO: Rocchi di Firenze.
AMMONITI: Young, De Vrij, Ospina.
RECUPERO: 1′ e 5′.
(La Repubblica)