18 Luglio, 2024
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ALLARME per il Monumento Naturale Regionale LA FRASCA di Civitavecchia

Riceviamo, e volentieri pubblichiamo, questo comunicato della Associazione Scuolambiente Comprensorio Litorale Roma Nord

Da lungo tempo, prima ancora come Circolo territoriale di Legambiente, in collaborazione con altre associazioni del territorio, l’Associazione Scuolambiente si occupa del sito LA FRASCA, situato a nord di Civitavecchia al confine con gli impianti termoelettrici di Torre Valdaliga Nord.

Ricordiamo che il sito è stato riconosciuto come Monumento Naturale con DPRL T00162 del 29/09/2017, e che nell’area è presente un Sito di importanza Comunitaria “Fondali tra Punta Sant’Agostino e Punta della Mattonara” (SIC IT6000005), l’infralitorale, la scogliera, la gariga e la pineta a Pinus pinea, per una lunghezza di circa 4 km, che rappresentano habitat importanti per gli uccelli residenti o di passo migratorio, nidificanti, svernanti ed estivanti.

Nell’area sono stati censiti 186 specie di uccelli protetti dalle, ancora in vigore, leggi internazionali, molti ricadenti nell’allegato I della Direttiva Uccelli (2009/147/ CE del Parlamento Europeo e del Consiglio).

Stessa cosa per le altre classi tassonomiche di specie animali e le numerose specie floristiche presenti nell’area, rare e protette.

Il sito ha inoltre un grande interesse archeologico per la presenza dei resti di un porto e di una villa di epoca romana edificata su un preesistente insediamento preistorico.

Da diversi anni Scuolambiente, in collaborazione con l’I.I.S. Stendhal di Civitavecchia, in particolare grazie alle insegnanti Alessandroni, Caratelli,  Lauteri , ha sostenuto tutti i progetti che hanno portato ai provvedimenti di salvaguardia e tutela della zona e ha contribuito alla diffusione della sua conoscenza portando in visita le classi Ecolaboratori delle diverse scuole del territorio,  che partecipano ogni anno ai suoi progetti.

In questi giorni siamo venuti a conoscenza degli atti vandalici avvenuti come reazione ai lavori di riqualificazione dell’area da parte di Arsial e Regione Lazio. Sono stati distrutti cartelli relativi alla corretta fruizione  del sito e ai divieti di pascolo, di accesso e circolazione con veicoli a motore, accensione di fuochi, campeggio, abbandono di rifiuti, caccia, cattura e uccisione di fauna selvatica, danneggiamento di flora spontanea, mancata custodia dei cani e utilizzo di apparecchi sonori che costituiscano disturbo alla fauna.

Riteniamo che tali episodi non siano riconducibili a bravate, ma veri e propri atti intimidatori verso gli Enti gestori e verso chiunque intenda trasformare in meglio un’area che è sempre stata zona franca per illeciti e crimini di ogni genere e livello.

Pertanto ci uniamo a tutte le associazioni che chiedono alle forze istituzionali un urgente intervento relativo alla messa in sicurezza dell’area, affinché sia ristabilita una “normalità nel rispetto della legge e delle regole”. Le istituzioni sono in dovere di tutelare questo patrimonio naturalistico, paesaggistico, archeologico e bene comune delle città di Civitavecchia e Tarquinia e del mondo intero.

 

 

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