“Le vite dei neri non contano negli Stati Uniti”.
Parafrasando il nome del movimento di attivisti afroamericani, Philonise Floyd, fratello di George, morto per mano della polizia a Minneapolis il 25 maggio scorso, ha denunciato l’atteggiamento del suo Paese nel corso di una sessione del Consiglio dei diritti umani dedicata al razzismo. “Gli agenti non hanno mostrato pietà né umanità – è tornato ad accusare il fratello di Floyd in video collegamento con Ginevra – e hanno torturato a morte mio fratello per le strade di Minneapolis davanti ad una folla di testimoni che guardava e li implorava di smettere, dando al popolo nero ancora una volta la stessa lezione, che la vita dei neri non conta negli Stati Uniti”.
“Vi chiedo di aiutarci ad avere giustizia per mio fratello George Floyd.
Spero che creerete una commissione d’inchiesta indipendente per indagare sull’uccisione di afroamericani da parte della polizia in America” ha detto Philonise Floyd.
(AdnKronos)