26 Dicembre, 2024
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Cobas Scuola Tuscia: “UNITI POSSIAMO OTTENERE TANTO DIVISI PERDIAMO TUTTO!”

Come già denunciato a Maggio dal sindacato COBAS della scuola, nonostante le dichiarazioni della Ministra Azzolina contro le “classi pollaio” e nonostante il contesto emergenziale del Covid, anche le scuole dei comuni del lago di Bracciano stanno subendo un taglio degli organici con conseguente diminuzione delle classi e aumento del numero di alunne/i per classe 

Al problema del sottodimensionamento delle aule e del sovraffollamento delle stesse (la legge prevede un parametro di 1,96 mq per alunno/a ed un numero massimo di alunne/i per classe di  25),  il MIUR e l’USR di Roma rispondono con un taglio degli organici e delle classi che in termini più semplici vuol dire: lì dove erano tre seconde ne faremo due semplicemente dividendo gli alunni della classe “in esubero” nelle rimanenti due a cui è dato “l’onore di sopravvivere”. 

E’ esattamente quello che accadrà ad esempio al liceo Vian (ma anche ad alcune altre classi delle scuole medie del territorio), liceo che vede già la riduzione delle classe prime come conseguenza di una riduzione delle iscrizioni. 

Quale classe immolare a questo orribile taglio? Quanti alunni saranno presenti in ogni prima e in ogni terza  visto il taglio che verrà fatto? 

La soluzione anche quest’anno (come gli anni precedenti ) è quella numerica… smembriamo le classi (dividendo alunne/i nelle rimanenti sezioni), accorpiamo le classi (tanto fino a 31 alunne/i ci possono stare!); insomma: sardina più sardina l’aula è riempita! 

In base a quali criteri sarà scelta la classe da “eliminare”? Quale classe sacrificare ai tagli all’istruzione? 

Come COBAS scuola stiamo lottando perché nessuna classe venga eliminata, nessun criterio venga adottato per attuare il piano di risparmio sulla pelle dei nostri ragazzi e  ragazze. 

Quest’anno l’emergenza pandemia richiede maggiori spazi essendo il distanziamento fisico l’unico presupposto sicuro per impedire il diffondersi del contagio da coronavirus. Ma non è solo un problema di distanziamento. La scuola a settembre dovrà necessariamente recuperare quanto perso nell’anno appena concluso e questo enorme sforzo sarà garantito solo se il numero di alunni per classe si conterrà notevolmente. Una cosa è lavorare con 18 alunni, una cosa è lavorare con 30. Ne va degli alunni più disagiati, ne va delle fasce della popolazione più debole, ne va di una scuola di qualità. 

Come COBAS scuola facciamo appello affinché né il Vian né nessun’altra scuola del territorio subiscano riduzioni delle classi e conseguente aumento del numero di alunne/i per quelle rimanenti.  

Invitiamo tutte le componenti scolastiche (dirigenti, genitori, Ata, docenti, studenti) ad unirsi in una battaglia comune contro ogni riduzione e taglio. 

Per far ripartire a settembre la scuola in sicurezza occorre investire risorse (per almeno 15 miliardi di euro, predisporre un piano straordinario per l’edilizia scolastica, assumere tutti i precari, docenti e ATA, con almeno 36 mesi di servizio (e finirla con l’esternalizzazione dei servizi),  ridare centralità alle esigenze di alunne/i diversamente abili, tra i più discriminati dalla Didattica a Distanza ed infine estendere il tempo pieno in tutte le regioni d’Italia. 

 

UNITI POSSIAMO OTTENERE TANTO DIVISI PERDIAMO TUTTO! 

 

In difesa delle nostre scuole invitiamo tutte e tutti a partecipare  alla manifestazione #prioritàallascuola, che si terrà a Piazza S. Silvestro alle ore 18, il 25 giugno a Roma che i Cobas promuovono, insieme al gruppo di ‘Priorità alla scuola’ e ad altre strutture di genitori, docenti, Ata, studenti, addetti scolastici.

 

 

                                    Cobas scuola Tuscia

                                        Roberta Leoni

                                      Mario Sanguinetti

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