Mosca come la Lombardia. O quasi.
Stando agli ultimi studi, infatti, circa il 20% dei suoi abitanti ha sviluppato gli anticorpi contro il virus. A dirlo è stato il vicesindaco di Mosca con delega al welfare Anastasia Rakova. “Abbiamo condotto questo studio dal 5 al 18 giugno e più di 90.000 cittadini vi hanno preso parte”, ha dichiarato. “E possiamo dire che la popolazione continua a sviluppare l’immunità di gregge: oggi circa il 20% delle persone nella capitale ha gli anticorpi”. Il dato è in crescita ed è salito del 2,5% rispetto all’ultima indagine sierologica (confermata peraltro dalle analisi svolte privatamente dai cittadini).
I funzionari moscoviti dicono di voler testare 6 milioni di persone, ovvero circa la metà della popolazione totale della capitale, per la ricerca di anticorpi.
Mosca è stata l’epicentro dell’epidemia di covid-19 con circa la metà dei casi registrati in tutto il Paese (ormai oltre 600mila). Dunque non sorprende che qui si registri un tasso di positività superiore alla media nazionale. Il ministero della Sanità ha dichiarato all’inizio di giugno che un russo su sette testato per il Covid-19, ovvero circa il 14%, ha sviluppato l’immunità al virus. La percentuale di casi tra i minori di 17 anni è stata però di quasi il 20%.
Per quanto riguarda l’Italia, era stato l’assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, a diffondere i risultati dell’indagine sierologica nella regione più colpita dal covid-19, da cui si evinceva che a metà giugno gli anticorpi erano stati rilevati nel 25% della popolazione. Un parallelismo che regge anche per quanto riguarda il numero degli abitanti totali (circa 10 milioni, in Lombardia). Altro paio di maniche invece per la densità abitativa, dato che Mosca è una delle grandi megalopoli del mondo.
(Ansa)