Si è buttato giù, un volo di quindici metri, dalla terrazza del Pincio davanti alla sua ragazza.
Subito soccorso dagli operatori del 118 chiamati dalla giovane stessa e dalle tante persone che si trovavano lì intorno, per Daniel, 21 anni, non c’è stato niente da fare: hanno cercato di metterlo in sicurezza e di rianimarlo ma l’impatto era stato troppo brutale ed è morto dopo pochi minuti.
La serata era iniziata con birre e chiacchiere, era proseguita con altre birre e dei cocktail: verso le due e trenta i ragazzi di erano ritrovati sulla terrazza del Pincio in un punto – davanti alla Casina Valadier – in cui le telecamere di sicurezza della zona non sono in grado di riprendere per le folte chiome degli alberi.
Qui Daniel ha raccontato alla sua nuova amica di soffrire ancora per la ex, con cui si era lasciato da cinque mesi. Le ha detto che in quel giorno ricorreva il loro anniversario e che non riusciva a non pensare a lei. Poi ha detto, “No, non ce la faccio, non ce la faccio più, ora mi butto” e si è lanciato di sotto, un volo di quindici metri. La ragazza, sotto shock, è rimasta a lungo con i carabinieri che hanno subito cercato i familiari di Daniel. Con lui, in una casa sulla Prenestina, vivono due sorelle di 19 e 13 anni: la madre si trova in Perù bloccata dal coronavirus, il padre è irrintracciabile. È stata rintracciata una zia a Monterotondo che ha raggiunto le nipoti sulla Prenestina.
Daniel, nato in Italia, di origini peruviane, studiava all’università e per mantenersi lavorava in una ditta di pulizie. “Era bravissimo, molto serio”, ha detto la sorella tra le lacrime. Secondo gli investigatori – sono intervenuti i carabinieri della compagnia Roma centro e della stazione di piazza Venezia diretti dal maggiore Fabio Valletta – il ragazzo era “inebriato dall’alcol e non si è reso conto di quello che stava facendo”. Delle indagini è stato incaricato il pm Giuseppe Cascini, che domani conferirà l’incarico per gli esami autoptici che stabiliranno anche il tasso alcolemico del giovane
(La Repubblica)