Il ministro della Salute, Roberto Speranza, conferma in Senato: “Nel prossimo Decreto che porteremo al Consiglio dei ministri faremo ripartire alcune attività, come le attività fieristiche e le navi da crociera“. Lo ha detto oggi nell’informativa sul contenuto dei provvedimenti di attuazione delle misure di contenimento del Covid-19. Sulle fiere l’orientamento del Cts è di concedere il via libera con prescrizioni rigide sugli ingressi, il numero dei visitatori, il distanziamento e gli eventuali punti di aggregazione nelle pause.
Il ministro oggi ha poi rivelato: “C’è un candidato vaccino contro il coronavirus e le prime dosi ci arriveranno entro la fine del 2020. E’ un vaccino, detto Astrazeneca, studiato all’Università di Oxford ma in parte italiano perché il vettore virale è stato prodotto dalla Irbm di Pomezia”. Secondo la rivista Lancet, i risultati dei test per la fase 1 e 2 sono incoraggianti: “Ora è in corso la fase 3”.
Lo stesso Donald Trump aveva indicato questa data per il vaccino: fine 2020. Massimo Galli, direttore di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, sulla questione vaccino questa mattina aveva detto ad Agorà: “Non credo che arriverà prima della fine del 2021 Allo stato attuale quasi nessun vaccino ha superato la fase 1 della sperimentazione e quando ci sarà bisognerà produrlo per le esigenze mondiali, distribuirlo e somministrarlo. Tutto questo mi preoccupa”
Secondo il governo, quindi, in tutti i treni – regionali, intercity, ad alta velocità – si dovrà viaggiare a scacchiera. Un metro di distanza tra passeggeri. E le compagnie di viaggio – locali o Trenitalia che siano – dovranno mettere in vendita solo il 50 per cento dei biglietti disponibili.
Il Comitato: “Familiari potranno viaggiare vicini”
La lunga sessione del Comitato tecnico scientifico di ieri, a cui ha partecipato la ministra dei Trasporti Paola De Micheli, ha ribadito il concetto: è fortemente consigliabile non vendere ticket per poltrone “faccia a faccia”. La ministra, sulla difensiva dopo le critiche degli scorsi giorni, ha detto che le linee guida sul trasporto del 14 luglio non hanno mai dato autorizzazione al “tutto esaurito”. La forzatura è stata di Trenitalia. Ora, attraverso un Decreto della presidenza del Consiglio dei ministri, si rimetterà ordine a tutta la partita: si potrà viaggiare sui treni italiani solo guardandosi in diagonale.
Ci potrà essere, tuttavia, una deroga. Nel corso della videoconferenza alcuni tecnici del Comitato hanno espresso questa considerazione: “Se vado a cena al ristorante con una persona di cui ho fiducia e di cui ho testato nella vita la sua negatività al virus, perché non dovrei poter viaggiare con la stessa persona a fianco o di fronte?”. A un membro di famiglia, sì, potrebbe essere garantito il viaggio vicino. Per ora, però, non c’è una codificazione chiara e la gestione della deroga non è semplice.
Regioni contrarie a dimezzare i passeggeri
Allora, il governo attraverso il ministro Speranza, diffonderà un’ordinanza riveduta: divieto di occupare tutti i posti sui treni. E le Regioni ribelli, che fin qui hanno fatto viaggiare al cento per cento seduti? Piemonte e Lombardia, Veneto, Friuli ed Emilia Romagna, Calabria, Sicilia e Sardegna? Oggi è prevista Conferenza delle Regioni e il presidente, Stefano Bonaccini, governatore in Emilia, sa che non sarà semplice tornare a dimezzare i passeggeri dei convogli locali. Il governatore Luca Zaia ha già detto: “E’ inverosimile il distanziamento sui trasporti”.
Il Comitato tecnico scientifico ha ribadito la possibilità di far viaggiare a pieno carico gli aerei: “In questo caso il ricambio d’aria dà margini di sicurezza”, ha certificato Speranza al question time alla Camera. Sarà necessario cambiare modalità di ritiro dei bagagli: oggi non si rispetta il metro di distanza. Ripartono le crociere, asse portante dell’economia turistica, e dal 14 settembre gli scuolabus. In quest’ultimo caso, c’è relativa certezza che non saranno mai pieni e che, in media, ogni studente non resterà sui sedili più di un quarto d’ora. Le corse saranno aumentate.
Resta grande prudenza sui temi stadi e discoteche. I primi, per ora, restano chiusi nel corso delle partite. L’ostacolo maggiore riguarda la possibilità di far stare tutti seduti e di individuare gli eventuali positivi tracciando i loro contatti. Le sale da ballo restano serrate tout court.
“Mezzo miliardo per recuperare le visite perse”
Il ministro Speranza nell’informatva ha chiesto di non dividersi su “mascherina, distanziamento e mani, sono tre regole essenziali, restino un patrimonio condiviso”. Negli ultimi 14 giorni, ha spiegato, il tasso di incidenza del contagio ogni 100 mila persone è di 5,7 casi in Italia, 8,4 in Germania, 12,6 in Regno Unito, 19 in Francia, 25,3 in Croazia, 53,6 in Spagna, 75,1 in Romania. “Oggi l’Italia è messa oggettivamente meglio di altri Paesi, questo ci viene riconosciuto a livello internazionale”. Il problema è che nel mondo ci sono un milione di nuovi positivi a settimana. Ha detto ancora il ministro della Salute: “Le scuole riapriranno e riapriranno tutte. Il nostro obiettivo è che riaprano in piena sicurezza”. E poi ha ricordato di aver proposto nel decreto agosto risorse per mezzo miliardo di euro per un piano straordinario di salute “perché il Servizio sanitario nazionale possa, nei prossimi mesi, recuperare visite e controlli persi”.
L’Enac ha richiamato Ryanair, la prima compagnia per passeggeri portati in Italia: “Rispettate le regole anti Covid o gli aerei saranno messi a terra”. Con obbligo di rimborso. L’accusa, che Ryanair respinge, è quella di non rispettare il distanziamento né le condizioni per poter volare pieni: uso della mascherina per ogni cliente e operatore, obbligo della posizione verticale dei sedili e utilizzo di filtri specifici per l’aria.
(La Repubblica)