Polemiche contro il riconfermato presidente della Commissione Politiche Ue della Camera anche per le sue precedenti esperienze lavorative. Di Maio lo difende: “Contro di lui attacchi meschini”
Conosco Sergio da tanti anni, insieme a lui abbiamo condiviso molte battaglie. Ricopre il ruolo da presidente di Commissione politiche Ue con grande impegno e tanta passione. Gli attacchi che ha ricevuto in queste ultime ore sono meschini. Vai avanti Sergio Battelli!”. Luigi Di Maio, ministro degli Esteri ma soprattutto ex capo politico del Movimento, prende le difese su Twitter di Sergio Battelli, suo fedelissimo. Il deputato cinquestelle nonché appena riconfermato presidente della Commissione Politiche Ue è stato infatti preso di mira sui social dopo che Dagospia ha spulciato il suo curriculum rivelando che il suo titolo di studio è la la terza media.
Su Battelli, nato a Genova 37 anni fa, si sono abbattute pesanti critiche legate non solo alla sua carriera scolastica ma anche alle sue precedenti esperienze lavorative, giudicate inadeguate per ricoprire la carica di presidente della Commissione Politiche Ue.
Il deputato pentastellato, infatti, ha fatto per dieci anni il commesso in un negozio di animali, ed è tuttora chitarrista in una band rock ligure, i “Red lips”, che hanno pure pubblicato un disco nel 2019 dal titolo “Fall in love”.
Sulle polemiche scoppiate per il suo curriculum è lo stesso Battelli a rispondere su Facebook : “Mi scrivete in tantissimi per avvisarmi ed esprimermi solidarietà per articolacci, post social e commenti pieni di insulti che stanno circolando in queste ore e che mi riguardano. Vi ringrazio e vi abbraccio virtualmente. Io, come nel mio stile, ‘guardo e passò perché a questi attacchi che riemergono ogni volta che vengo eletto – eletto non nominato – sono abituato. È successo con il ruolo di tesoriere e poi con quello di presidente della Commissione per le Politiche dell’Ue alla Camera. Sapete perché guardo avanti senza prendermela troppo? Perché in ballo c’è una partita troppo importante per il futuro dell’Europa e degli Stati membri alle prese con la peggior crisi dal Dopoguerra”.
“Ecco perché dire che è tutto nelle mie mani – aggiunge – mi lusinga ma è un’enorme fake news. E chi la scrive o la diffonde non ha la minima idea del funzionamento delle istituzioni. Non è ovviamente il presidente di una singola Commissione parlamentare a occuparsi del Recovery Fund ma Governo (con il Ciae) e Parlamento che stanno lavorando a un piano che permetta al Paese di rimettersi in piedi e ricominciare a correre. E mi sorprende che a prendere cantonate sul funzionamento del Recovery sia anche qualche politico navigato in perenne campagna elettorale”.
Battelli nel post spiega anche di non aver potuto terminare le scuole superiori per un grave problema di salute:
“Non ho mai nascosto di non aver terminato la scuola superiore (mi sono fermato al quarto anno) per un grave problema di salute. È stato un errore? Sicuramente sì ma come sa chi mi conosce bene, o segue la mia attività politica, ho sempre continuato a studiare e lavorare onestamente”.
“Non ho preso calci nel didietro, non sono raccomandato e non ho mai chiesto nulla a nessuno. Ho esercitato con convinzione un diritto previsto dalla nostra Costituzione – che continua a guidare quotidianamente il mio operato – e creduto in un progetto politico. Ciò che ho costruito è frutto di determinazione, impegno e lavoro quotidiano. Vado fiero della mia vita e ringrazio tutti coloro che hanno creduto e credono in me ogni giorno, perché questi attacchi fanno un po’ male anche a loro. Concludo dicendo che il valore non si misura alla partenza ma al traguardo. E ora scusate ma devo passare il tempo contando i 209 miliardi che dovrò gestire”, conclude
(La Repubblica)