MINSK – Donald Trump ha detto che parlerà con Mosca delle proteste in Bielorussia dopo la contestata rielezione del presidente Aleksandr Lukashenko.
Proteste che “sembrano molto pacifiche”, ha sottolineato. Il presidente Usa, parlando alla Casa Bianca con i cronisti, ha osservato: “Non sembra che ci sia così tanta democrazia in Bielorussia. Stiamo parlando con molte persone e parleremo al momento opportuno alla Russia e parleremo con altre persone”. “Mi piace vedere la democrazia”, ha aggiunto, “democrazia è una parola molto importante”.
Ad avere un colloquio telefonico con il presidente russo è stata già la cancelliera tedesca Angela Merkel questa mattina. Il governo bielorusso deve “astenersi dall’usare la violenza contro manifestanti pacifici, rilasciare immediatamente i prigionieri politici e avviare un dialogo nazionale con l’opposizione e la società al fine di superare la crisi”, ha dichiarato Merkel. Nella telefonata Putin ha sottolineato però “l’inaccettabilità” di “interferenze straniere negli affari interni della Bielorussia”.
Secondo quanto riferisce il Cremlino, “la situazione in Bielorussia che si è creata dopo le elezioni presidenziali è stata discussa nel dettaglio”. Nella nota russa si sottolinea anche che la telefonata è partita “dalla parte tedesca”. I due leader hanno espresso la speranza che la situazione torni alla normalità il prima possibile.
Putin ha parlato anche con il presidente francese Emmanuel Macron:
“Interferire negli affari interni” della Bielorussia e “mettere pressione sulla leadership” del Paese, è “inaccettabile”. Anche il presidente del Consiglio Ue, Charles Michel, ha avuto oggi una telefonata con Putin sulla questione bielorussa. Lo ha annunciato lui stesso sul suo account Twitter: “Ho appena discusso della situazione in Bielorussia con il presidente Putin”, scrive Michel, aggiungendo che “solo un dialogo pacifico e realmente inclusivo può risolvere la crisi” nel Paese.
Le proteste davanti al carcere di Tikhanovskij
Diverse centinaia di manifestanti si sono radunati fuori dalla prigione di Minsk dove è detenuto
Serghej Tikhanovskij, marito della principale esponente dell’opposizione bielorussa, Svetlana Tikhanovskaja, per celebrare il suo 42esimo compleanno. Tikhanovskij, popolare blogger, è stato imprigionato insieme ad altri rivali del presidente Lukashenko in vista delle elezioni del 9 agosto. Tenendo in mano palloncini rossi e bianchi, i colori dell’opposizione, i manifestanti hanno applaudito e cantato “buon compleanno” a Tikhanovskij. In un messaggio video Tikhanovskaja ha detto che suo marito stava passando il suo compleanno in prigione perché accusato di “un crimine che non ha commesso”. “Tutta questa palese illegalità e ingiustizia mostra come funziona questo sistema marcio, in cui una persona controlla tutto, una persona che ha tenuto il Paese nella paura per 26 anni, una persona che ha rubato ai bielorussi la scelta”, ha detto.
La premiazione ai poliziotti
Lukashenko ha deciso invece di premiare con delle medaglie i funzionari delle forze dell’ordine che lo hanno aiutato a reprimere le proteste scoppiate dopo le elezioni per il loro “impeccabile servizio”. L’ordine esecutivo era stato firmato il 13 agosto, ma è stato pubblicato solamente oggi: 25 pagine con i nomi dei beneficiari dell’onorificenza che hanno partecipato alla soppressione delle proteste.
Tikhanovskaja: “La fine di Lukashenko è vicina. La Bielorussia si è svegliata”
La prima riunione del Consiglio di coordinamento
L’opposizione tiene la prima riunione del Consiglio di coordinamento, per formulare le richieste alle autorità. “La prima riunione del Consiglio è prevista già oggi. L’agenda della prima riunione prevede la formazione del Consiglio e i principi del suo lavoro, nonché la formulazione di richieste pubbliche per le autorità”, ha annunciato Maria Kolesnikova. Anche Svetlana Alexievich, la scrittrice premio Nobel per la letteratura, fa parte del Consiglio di coordinamento. “La composizione principale del Consiglio di Coordinamento sarà formata in modo tale da rappresentare al meglio il popolo bielorusso”, si legge su Facebook. “Le candidature di chi scrive una nuova pagina della storia bielorussa, compresi i delegati delle nostre più grandi fabbriche, sono in fase di elaborazione”. Tra le figure già scelte, oltre ai rappresentanti delle principali forze dell’opposizione, spiccano professori, imprenditori, giornalisti, attivisti dei diritti umani, rappresentanti degli studenti e artisti.
Parlamento Lituania approva sanzioni contro Minsk
Il parlamento lituano ha approvato le sanzioni economiche contro la Bielorussia, e ha affermato che le elezioni presidenziali, che hanno riconfermato alla presidenza Lukashenko, non devono essere riconosciute a livello internazionale. “Oggi stiamo inviando un messaggio forte al mondo”, ha detto il ministro degli Esteri lituano Linas Linkevicius dopo che i parlamentari hanno approvato le sanzioni con 120 voti a favore, 0 contrari e due astensioni. Diciannove dei 141 membri del parlamento erano assenti. I legislatori hanno chiesto anche che la comunità internazionale non riconosca la legittimità delle elezioni
(La Repubblica)