Sono sempre più giovani, quasi un terzo sintomatici, e hanno contratto il Coronavirus nella maggior parte dei casi in Italia ma con una minor gravità clinica.
A confermare un aumento nei nuovi casi segnalati in Italia per la quarta settimana consecutiva, con livelli simili all’inizio di giugno, è il report settimanale di monitoraggio redatto da ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità. Che conta 1374 i focolai attivi di cui 490 nuovi. Da Eboli Eboli, nel Salernitano, dove in una azienda agricola con 24 casi positivi a Cortina d’Ampezzo, in Veneto, dove 600 persone dovranno farsi testare per aver partecipato il 20 agosto al Summerfest, nel quale si è poi registrato un infetto.
I nuovi casi
La maggior parte dei casi riguarda persone sempre più giovani, hanno in media 29 anni (erano 61 allì’inizio dell’epidemia) e che hanno contratto l’infezione sul territorio nazionale (risultano importati da stato estero il 20,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio). Molti i sintomatici. Nell’ultima settimana il 36% dei nuovi casi diagnosticati in Italia è stato identificato tramite attività di screening, mentre il 32% nell’ambito di attività di contact tracing. I rimanenti casi sono stati identificati in quanto sintomatici, il 27% del totale, o non è riportata la ragione dell’accertamento diagnostico (5%). Quindi, complessivamente, il 68% dei nuovi casi sono stati diagnosticati grazie alla intensa attività di screening e alla indagine dei casi con identificazione e monitoraggio dei contatti stretti di chi era risultato positivo.
Cambiano i luoghi di contagio
La circolazione, si legge nel report, “avviene oggi con maggiore frequenza nelle fasce di età più giovani, in un contesto di avanzata riapertura delle attività commerciali (inclusi luoghi di aggregazione) e di aumentata mobilità. Si riscontra un cambiamento nelle dinamiche di trasmissione (con emergenza di casi e focolai associati ad attività ricreative sia sul territorio nazionale che all’estero) ed una minore gravità clinica.
La maggior parte dei casi di contagio da Sars Cov-2 continua ad essere contratta sul territorio nazionale. Risulta importato da Stato estero il 20,8% dei nuovi casi diagnosticati nella settimana di monitoraggio, tuttavia si osserva rispetto alla settimana precedente un aumento di casi importati da altra Regione o provincia (dal 2,3% nella precedente settimana di monitoraggio al 15,7% nella settimana corrente)”. Si legge nel documento di monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute per la settimana dal 17 al 23 agosto dei casi diagnosticati che, nella maggior parte dei casi, sono asintomatici”.
“È fondamentale mantenere una elevata consapevolezza della popolazione generale circa il peggioramento della situazione epidemiologica e sull’importanza di continuare a rispettare in modo rigoroso tutte le misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale, l’uso delle mascherine e il distanziamento fisico. Si ribadisce la necessità di rispettare i provvedimenti quarantenari e le altre misure raccomandate dall’autorità”. Questo l’appello contenuto nel documento di monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute.
(La Repubblica)