25 Dicembre, 2024
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Gentiloni: “Fondi Ue già nella prima metà del 2021”

“Ma non usiamoli per tagliare le tasse”

Il commissario Ue all’Economia spiega tempistiche e modalità di erogazione delle risorse: “I piani dei governi devono contenere riforme e investimenti, non essere liste della spesa”

Le prime risorse del recovery fund arriveranno nel primo semestre del 2021, dopo che la Commissione Ue avrà valutato le proposte dei vari governi, che non devono essere liste della spesa ma devono indicare le riforme e gli investimenti necessari. A fare il punto sul maxipiano europeo per rispondere al Coronavirus è stato il commissario Ue per l’Economia, Paolo Gentiloni nel corso di un’audizione sul Recovery Fund presso le commissioni riunite Bilancio e Politiche Ue di Camera e Senato.

Le tempistiche e i piani

“La prima erogazione del 10% delle risorse da parte della Commissione avverrà presumibilmente nel primo semestre del prossimo anno. Le altre erogazioni avverranno a cadenza semestrale, due volte l’anno”, ha spiegato Gentiloni, che ha ricordato come la Commissione si attenda i piani nazionali entro il 15 ottobre: “Ci aspettiamo delle bozze che indichino obiettivi generali, linee intervento, priorità, che consentano l’avvio di un dialogo con la Commissione”.

“Guai a pensare di usare i 200 miliardi per ridurre le tasse, sarebbe davvero un messaggio sbagliato”, ha ammonito il commissario. Nei piani nazionali dovrà essere presente “non un catalogo delle spese ma le riforme e gli investimenti necessari”per un vero rilancio. “Oggi abbiamo le risorse e uno spazio di bilancio per affrontare queste strozzature”, ha aggiunto.

“Se non affrontiamo queste strozzature il rischio è che non lo facciamo più”. Questo discorso “vale per l’Italia per l’alto debito e la bassa crescita”, ha continuato Gentiloni. I piani nazionali non devono essere “una raccolta di esigenze” ma serve “il coraggio di scegliere perché la ricostruzione o la facciamo oggi o sarà difficile realizzarla. Questa è la grande responsabilità del governo e del Parlamento. Sono fiducioso che l’Italia abbia le potenzialità per questa sfida”.

Le sfide e il Mes

“Siamo di fronte alla sfida di essere all’altezza di una crisi e di decisioni senza precedenti. Una sfida cruciale per il nostro futuro”, ha spiegato ancora il commissario Ue all’Economia. Si tratta “di una risposta comune e senza precedenti, una  opportunità e una responsabilità per Bruxelles ma anche per le istituzioni e il governo italiano. Quest’opportunità è da giocare in un contesto difficile”, ha aggiunto. Next Generation Eu deve “provare a dare e ritmo e forza alla ripresautilizzando una drammatica crisi per riconvertire l’economia”.

Da Gentiloni anche un passaggio sul Mes, il cui obiettivo “è fondamentale perché dobbiamo rafforzare la resilienza dei sistema sanitari. Le condizionalità macroeconomiche che hanno caratterizzato la crisi precedente sono state eliminate per queste linee di prestiti”.

(Agi)

 

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