19 Luglio, 2024
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In Sicilia nuovo focolaio tra Taormina e Giardini Naxos

«Tutti giovani contagiati in feste private»

 

Contagiate almeno 14 persone: «La genesi del focolaio intorno a Ferragosto, la preoccupazione maggiore è per i familiari dei ragazzi»

 

Un nuovo focolaio di Coronavirus in Sicilia, questa volta nel principale polo turistico siciliano tra Taormina e Giardini Naxos. Sarebbero già 14 le persone risultate positive al Covid-19. Vengono segnalati sei casi a Taormina ed otto a Giardini, ma è un dato — da quanto trapela — destinato a crescere.

I positivi agli accertamenti dell’Azienda sanitaria provinciale di Messina sono tutti giovani. Sono in corso le verifiche da parte delle autorità sanitarie con diversi altri tamponi per verificare possibili ulteriori casi.

Il sindaco di Taomina, il professore Mario Bolognari, spiega al Corriere della Sera: «Si tratta di 14 casi già accertati, sono tutti giovani. Il focolaio si è sviluppato in una o più feste private, non realizzate in locali pubblici. Tengo a precisare questo fatto per evitare il propagarsi di false notizie. È fondamentale ricostruire ogni passaggio. Questo focolaio non si è sviluppato per la movida nei locali pubblici, ma perché dei ragazzi di Taormina e Giardini Naxos che frequentano la stessa comitiva hanno partecipato a delle feste da loro organizzate. Invito i giovani, e non solo loro, a non abbassare la guardia. Non di rado i ragazzi conoscendosi fra di loro tendono a non attuare le misure di prevenzione».

Bolognari aggiunge: «Da quello che apprendiamo questo focolaio ha avuto la sua genesi circa 15 giorni fa, dopo il Ferragosto. Adesso sono visibili i casi. E la preoccupazione maggiore è per i loro familiari. Saranno fatti tutti i controlli necessari».

Nella mattinata c’è stato un incontro tra il sindaco di Giardini Naxos, Nello Lo Turco, e il sindaco di Taormina Bolognari per fare il punto della situazione. I sindaci hanno smentito allo stato attuale il rischio di una zona rossa nel primo polo turistico siciliano, non vi è alcun timore legato ai locali pubblici ed ai turisti. Bolognari anticipa al Corriere: «Ci siamo dati 24 ore di tempo per valutare la situazione e siamo pronti ad attuare misure di prevenzione ancora più rigorose di quelle attuali in piena sinergia con le altre istituzioni competenti. Vi è la massima attenzione da parte nostra su questi delicati temi». Il sindaco Bolognari ha anche suggerito l’ipotesi che le scuole locali — usufruendo della normativa regionale — «possano posticipare l’apertura al 24 settembre». Ma aggiunge: «La decisione spetta ai dirigenti scolastici»

(Corriere della Sera)

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