26 Dicembre, 2024
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Piano anti Covid: “avuto da un esponente della Lombardia”

Speranza sul piano anti Covid: “L’ho avuto da un esponente della Lombardia. E lo ringrazio”

 

“Il governo non ha mai disposto alcuna secretazione su alcun atto, è stata una scelta del Cts perché si trattava di un documento con ipotesi molto variegate, per non diffondere allarme per un verso ma anche perché il range di possibilità al vaglio era molto ampio”.

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, torna sul piano anti Covid elaborato dal Cts e sulla decisione del Comitato di non diffonderlo, buttando la palla nel campo della Lombardia, governata dall’esponente leghista Attilio Fontana. “Non intendo seguire i leader dell’opposizione sul terreno dello scontro. L’epidemia è cosi enorme da non meritare un dibattito che non è all’altezza”, ha aggiunto Speranza, che ha parlato alla Festa del Fatto Quotidiano.

“Nessun Paese del mondo poteva aspettarsi un’epidemia così come l’abbiamo conosciuta e nessun Paese del mondo aveva un manuale di istruzioni su come affrontarla

– ha ricordato Speranza -. Siamo stati i primi ad essere colpiti, avevamo il modello cinese, difficile però da comparare alle democrazie occidentali. Abbiamo imparato sul campo via via le modalità migliori per contrastare il virus. Ho creato una task force a fine gennaio quando ho capito che il problema era grande. A metà febbraio questa task force ha messo su uno studio ipotetico di cosa poteva avvenire nel Paese di fronte alla diffusione del virus. È un merito del governo aver favorito questo studio, che sette giorni dopo (il 21 febbraio) ci è risultato utile”.

“Questo studio – ha poi spiegato Speranza – a me è stato presentato dal delegato delle Regioni. La persona che me l’ha presentato è stato un esponente della Lombardia. Io gli dico grazie perché quello studio ci è servito. Lo dico con serenità: la posta in gioco è così alta che non possiamo metterci a fare giochetti sullo scarico di responsabilità”, ha aggiunto il ministro.

“Questo studio è stato fatto dal Cts e dentro il Cts c’è una rappresentanza delle Regioni e la persona che me lo ha presentato è un esponente della principale Regione del nostro paese in termini di abitanti che, come è noto, non appartiene alle forze che sostengono il nostro governo – ha continuato Speranza – La posta in gioco è cosi alta che non possiamo metterci a fare giochetti sullo scarico di responsabilità”.

(La Repubblica)

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