Conte incontrerà il 10 settembre a Palazzo Chigi i capigruppo parlamentari di maggioranza
«Le priorità che abbiamo identificato» per il Recovery Plan sono «quelle della innovazione, della digitalizzazione, della sostenibilità ambientale, delle infrastrutture, della coesione sociale e territoriale. Abbiamo approvato le linee guida di questo grande piano, 209 miliardi che l’Italia avrà grazie all’impegno europeista del Governo». Così Roberto Gualtieri, ministro dell’Economia, sull’esito della riunione che si è tenuta questa mattina al Ciae. Gualtieri ha parlato a margine di un’iniziativa a Firenze col candidato del centrosinistra alla presidenza della Toscana, Eugenio Giani.
Intanto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha chiarito che l’esecutivo è aperto al dialogo con le opposizioni sui progetti da sviluppare con le risorse europee. Il premier incontrerà domani mattina, 10 settembre a Palazzo Chigi i capigruppo parlamentari di maggioranza. Sul tavolo, a quanto si apprende, le linee guida del Recovery Plan, approvate questa mattina dal Ciae.«Siamo già in fase molto avanzata. Abbiamo il tempo per interloquire con tutti»,ha ricordato il capo del Governo in un intervento al road show sull’export
Recovery Plan da presentare a Bruxelles da gennaio ad aprile
Quella del Comitato Interministeriale per gli Affari europei guidato da Vincenzo Amendola è stata la prima riunione sul piano di riforme italiano da presentare a Bruxelles dopo la pausa estiva. Il vertice è stato presieduto dal premier Giuseppe Conte e ha visto la partecipazione di diversi ministri competenti sul dossier. L’obiettivo è tracciare un primo schema delle linee guida per il Recovery Plan che l’Italia, secondo il calendario previsto dalla commissione Ue, è tenuta presentare formalmente in Ue da gennaio ad aprile 2021. Conte ha spiegato che l’esecutivo punta a inviare il Piano con le schede progetto a gennaio.
Gualtieri, scuola sarà al centro
A margine di un’iniziativa elettorale in provincia di Firenze, Gualtieri annunciato che «la scuola sarà al centro del Recovery Fund. L’istruzione, la cultura, la ricerca – ha aggiunto – sono missioni fondamentali che noi metteremo al centro del Recovery Fund. Capitale umano e formazione saranno gli ambiti fondamentali su cui investiremo; noi vogliamo delle scuole moderne, delle scuole sempre aperte, cablate con la banda larga, ecologicamente efficienti, delle scuole che rafforzino la loro capacità di essere un centro di formazione e anche dove i giovani possano passare il loro tempo, in tutto il Paese».
Patuanelli, infondata narrazione su richiesta allungamento tempi
Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli in audizione davanti alla commissione Attività produttive della Camera ha sottolineato che del Recovery Plan «vi è una narrazione che oggettivamente non ha fondamento, su un ritardo o su una richiesta dilazione dei tempi, che non sono determinati dai Paesi membri ma dalla volontà della Commissione Ue. Noi eravamo pronti e – ha precisato – siamo pronti». Anche il ministro ha messo in evidenza, riferendosi al dialogo in atto tra Governo e Parlamento, che «non deve mancare con le forze di opposizione».
(Il Sole24Ore)