26 Novembre, 2024
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Terapie intensive mobili, quattro strutture da 300 posti

Si spera che non serviranno mai ma se una seconda ondata di coronavirus dovesse tornare a saturare le terapie intensive del sistema sanitario nazionale, come già accaduto ieri ad esempio a Cagliari (dove gli 8 posti dell’ospedale Covid sono tutti occupati), il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera del ministero della Salute prevede di avere la disponibilità di strutture da poter spostare da una parte all’altra d’Italia.

Quattro strutture mobili da 75 posti ciascuna, dunque 300 in tutto,

da potere trasportare, montare, smontare ed eventualmente rimontare in aree che le Regioni dovranno nel frattempo individuare per una spesa complessiva di 54 milioni di euro. È quanto previsto dal bando pubblicato dall’ufficio dell’alto commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri per la manifestazione di interesse a partecipare alla procedura negoziata per la disponibilità temporanea di quattro strutture movimentabili da adibire a terapia intensiva. Strutture chiavi in mano complete di tutti gli ambienti, gli arredi e le attrezzature medicali ed impiantistiche.

Quella di Arcuri è “una preliminare consultazione di mercato per l’acquisizione di una relazione e altra documentazione tecnica nonché per l’individuazione di operatori economici interessati a presentare offerte per acquisire la disponibilità sino al 31 dicembre (salvo proroghe) di un numero di strutture movimentabili”, si legge nel bando.

Il termine per le manifestazioni di interesse è già scaduto. Gli operatori interessati, oltre a fornire chiavi in mano la struttura mobile attrezzata di tutto punto, dovranno garantirne il trasporto, il montaggio, lo smontaggio e l’eventuale rimontaggio nelle aree indicate oltre il servizio di manutenzione. Attualmente in Italia i posti fissi di terapia intensiva negli ospedali hanno superato quota 6500, l’obiettivo è quello di portarli a 8500 nei prossimi due mesi. Una disponibilità che, al momento, consente prospettive serene a fronte dei 150 pazienti Covid ricoverati, numero in costante sebbene piccola crescita da sei settimane.

(La Repubblica)

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