La protezione civile dirama lo stato di attenzione in molte zone. Chiuse le scuole a Napoli, Livorno e Orbetello. Nevicherà intorno ai 1200 metri sulle Alpi
Nubifragi, raffiche di vento tempestose e mareggiate. Poi crollo termico e neve a bassa quota sulle Alpi, in particolare nelle zone di confine. Sarà un fine settimana all’insegna del forte maltempo in tutta Italia, da Nord a Sud. Allerta arancione in diverse aree del Paese, in particolare nelle zone Tirreniche, dalla Toscana alla Campania.
Colpa del ciclone in discesa dal Regno Unito che raggiungerà il mar Ligure per poi spostarsi, prima verso il Tirreno meridionale e poi in direzione dei Balcani. Nel suo tragitto, appunto, dispenserà piogge abbondanti o anche molto abbondanti su tante delle nostre regioni.
A diramare l’allarme è il dipartimento della Protezione civile che ha emesso un avviso di condizioni meteo avverse con una valutazione di allerta arancione su alcuni settori di Lombardia, sul bacino montano del Tagliamento e del Torre in Friuli Venezia Giulia, su gran parte di Toscana, Lazio, Campania, Basilicata e sulla parte nord-occidentale della Sardegna. Allerta gialla su gran parte del Paese. A Napoli, Livorno e a Orbetello domani è prevista la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Entrando nel dettaglio, nelle prossime ore le regioni maggiormente colpite dall’intensa perturbazione atlantica saranno quelle del Nord: Lombardia, Liguria, Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia; anche il Centro sarà piuttosto coinvolto: Toscana, Lazio (maltempo a fino a Roma), Umbria, Sardegna, mentre al Sud a subire le conseguenze peggiori saranno la Campania (attenzione a Napoli) e la Calabria (versante tirrenico).
Sabato le piogge e i temporali, poi, si sposteranno proprio al Sud. Ma sarà domenica che si attiverà una nuova fase di intenso maltempo. Secondo le previsioni, nel giro di poche ore su queste aree potrebbero cadere quantitativi d’acqua fino a 100/150 mm, con il rischio di allagamenti. I venti rinforzeranno da Maestrale sabato e anche da Libeccio domenica, con raffiche che potranno raggiungere addirittura i 100/120 km/h e che renderanno il mare molto mosso o agitato. Il crollo delle temperature anche di dieci gradi riporterà la neve che scenderà sui rilievi alpini al di sotto dei 1200 metri (specie in prossimità dei confini). Località come San Martino di Castrozza, Bormio, San Candido e Dobbiaco potranno vedere i primi fiocchi di stagione, pur senza accumulo. Situazione diversa invece per Livigno dove sono attesi circa 10 cm di manto bianco.
(La Stampa)