«L’economia civile salverà il Paese». Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte chiude la seconda edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile
Un nuovo modello di economia e società necessita di un nuovo patto sociale tra Governo, aziende, mondo del lavoro, giovani e Terzo Settore
Firenze, 27 settembre – «Sarà l’economia civile a dare un grande contributo alla rinascita e alla ripartenza del Paese. La Carta di Firenze contiene indicazioni preziose su cui impegnerò il Governo». Lo ha detto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiudendo la seconda edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile.
Conte ha anche aggiunto: «Non possiamo fallire su questo progetto di Recovery plan. Ne va della credibilità di questo governo e di tutto il sistema Paese». E con riferimento alla crisi generata dalla pandemia, ha poi sostenuto: «E’ un tempo di rinnovamento: non possiamo tornare alla normalità. La rigenerazione dell’economia è un fil rouge di un processo che mira a collocare nuovamente al centro il cittadino e la persona umana. Siamo consapevoli dell’importanza del ruolo delle donne e non a caso abbiamo inserito l’empowerment femminile al centro dell’agenda del G20, in programma il prossimo anno in Italia».
Sempre parlando della Carta di Firenze, il Presidente ha accennato al tema della biodiversità: «Ritengo occorra una riforma costituzionale per valorizzare sempre più la tutela dell’ambiente. Con tutte le forze, senza distinzione tra maggioranza e opposizione, bisogna inserire in Costituzione anche un riferimento allo sviluppo sostenibile».
L’intervento del Presidente Conte, ha chiuso tre intense giornate di lavoro nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze dal 25 al 27 settembre.
«In questi giorni a Firenze è emersa – sostiene il Direttore del Festival, Leonardo Becchetti – la necessità di promuovere un nuovo patto sociale tra Governo, Sindacati, imprenditori, giovani ed organizzazioni del Terzo Settore. Siamo in un momento irripetibile e particolare, che deve essere affrontato con grande partecipazione perché per una rigenerazione resiliente, sostenibile e generativa abbiamo bisogno sia di istituzioni illuminate, ma anche di una cittadinanza attiva e responsabile».
Il Festival, ideato da Federcasse, promosso con Confcooperative, progettato e organizzato con Next-Nuova Economia per Tutti e Sec-Scuola di Economia Civile, il Festival, che è stato inaugurato alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha avuto l’obiettivo di definire nuovi paradigmi di un’economia resiliente, sostenibile e generativa in grado di arricchire il senso del vivere e il bene comune.
Partendo dalla Carta di Firenze i partecipanti hanno elaborato delle reali proposte concrete per la ripartenza dell’Italia nel post- Covid 19 che verranno consegnate alle istituzioni.
Alla tre giorni hanno partecipato, inoltre, – tra gli altri – David Sassoli, Presidente del Parlamento Europeo, Sergio Costa, Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Elena Bonetti, Ministro delle Pari Opportunità, Augusto dell’Erba, Presidente di Federcasse, Maurizio Gardini, Presidente di Confcooperative, Leonardo Becchetti, Direttore del Festival Nazionale dell’Economia Civile e cofondatore di NeXt-Nuova Economia per Tutti, Luigino Bruni, Professore di Economia all’Università Lumsa di Roma e Presidente SEC – Scuola Economia Civile, Stefano Zamagni, Professore di economia politica, Università degli Studi di Bologna, Presidente Pontificia Accademia Scienze Sociali e Alessandra Smerilli Professoressa di Economia alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione “Auxilium”.
(Ufficio stampa Festival Economia Civile)