25 Novembre, 2024
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Pompeo a Conte: “State attenti alla Cina: sul 5G non sono sinceri”.

Di Maio: “Sicurezza nazionale è nostra priorità”

 

Il pericolo Cina al centro degli incontri di Mike Pompeo con Giuseppe Conte e Luigi Di Maio. “Nella mia discussione con il premier Conte gli ho chiesto di fare attenzione alla privacy dei suoi cittadini”, ha detto il segretario di Stato Usa Mike Pompeo durante la conferenza stampa congiunta alla Farnesina dopo il colloquio con il nostro ministro degli Esteri. “Il Partito comunista cinese sta cercando di sfruttare la propria presenza in Italia per i propri scopi strategici, non sono qui per fare partenariati sinceri”, ha aggiunto il capo della diplomazia americana.

Di Maio ha cercato subito di rassicurare Pompeo sulle intenzioni italiane. “Abbiamo ben presenti le preoccupazioni”, americane,

ha replicato il capo della Farnesina, ma “la sicurezza nazionale è la nostra priorità”. Di Maio ha chiarito: “L’Italia è pienamente conscia di assicurare la sicurezza delle reti 5G”. E, citando il golden power, ha assicurato che l’Italia ha già adottato una normativa, “che potenzia la capacità di monitoraggio” del governo in materia di telecomunicazioni. Per fugare eventuali dubbi, il ministro degli Esteri ha poi ricordato che il nostro Paese “è saldamente ancorato agli Usa e all’Ue, a cui ci uniscono i valori e gli interessi comuni ai Paesi Nato”. Il ministro degli Esteri ha aggiunto che per “l’Italia ci sono alleati, interlocutori e partner economici. Un Paese come il nostro è aperto a possibilità di investimento, ma mai fuori dai confini dell’Alleanza Atlantica”.

Pompeo e Di Maio hanno parlato anche della questione libica. “Noi siamo ottimisti perché nell’ultima settimana la situazione sul terreno è migliorata”, ha affermato il segretario di Stato americano. “Tutte le parti adesso si parlano l’una con l’altra e diamo sostegno” all’iniziativa della cancelliera Merkel per i colloqui 5+5.

Secondo Pompeo, “gli Usa hanno fatto uno sforzo diplomatico enorme per cercare di risolvere la situazione. E’ nell’interesse della regione e del popolo libico avere un cessate il fuoco” in  modo che riprenda la produzione di greggio per dividere i profitti “nella maniera giusta”.

“Contiamo moltissimo sull’influenza che gli Usa potranno esercitare sugli interlocutori libici – ha replicato Di Maio- e gli attori internazionali per evitare eventuali azioni di sabotaggio” del processo di stabilizzazione in Libia.

(La Repubblica)

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