Dopo due mesi, l’incubo è finito. Ieri sera, lunedì 5 ottobre, la polizia, coordinata dal sostituto procuratore Salvatore Ferraro, ha trovatoElena Nemteanu,
la diciassettenne scomparsa da casa il 7 agosto. la ragazza sta bene: ieri sera è stata accompagnata all’ospedale Misericordia di Grosseto per accertamenti. Era in città, da dove non si sarebbe mai mossa in questi due mesi, da quando, quel venerdì sera, aveva socchiuso la porta della casa dove vive con i suoi genitori e il fratello adolescente, dietro alle sue spalle, senza portare con sé né abiti di ricambio, né il telefono cellulare e senza prendere documenti o soldi. Era uscita con addosso un abito da sera e un paio di sneakers e prendendo soltanto una bottiglia di profumo che sua madre Mihaela le aveva comprato pochi giorni prima.
Le ricerche erano partite subito, una volta fatta la segnalazione da parte dei genitori della giovane: per due mesi si sono rincorsi ipotesi e appelli e la polizia ha scandagliato non soltanto ogni angolo della città ma anche ogni angolo e ogni momento della vita della diciassettenne. Fino a ieri sera, lunedì, quando il giallo è stato risolto: Elena non era da sola, con lei c’erano altre persone, le cui eventuali responsabilità sulla scomparsa della giovane saranno ora accertate da parte degli uomini della questura.
Il blitz è scattato in serata, nel riserbo più totale: la ragazza è stata potata subito all’ospedale Misericodia, dov’è stata visitata. L’avvocato Alessandro Risaliti che era stato incaricato dalla famiglia, aveva presentato poche settimane fa una denuncia di rapimento alla Procura.
(Il Tirreno)