Conte: “Tenete comportamenti rigorosi anche in casa”
Il Consiglio dei ministri ha approvato nell’ambito del decreto legge Covid una norma che proroga il dpcm con le norme anti contagio ora in vigore al 15 ottobre. Con una novità: diventa da subito effettivo l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto, se si è vicini a persone non conviventi. Entro il 15 ottobre andrà dunque adottato un nuovo dpcm che confermi o aggiorni le regole anti contagio che sarebbero scadute oggi e che sono invece prorogate. “L’obbligo della mascherina sarà in vigore da domani”, annuncia il premier Conte. Che poi avverte: “Se i contagi aumenteranno, le votazioni in Parlamento saranno un problema”. Conte manda anche una raccomandazione agli italiani. Di tenere “comportamenti appropriati anche in famiglia. La mascherina e le regole di distanza valgono anche con familiari che ad esempio abitano dall’altra parte della città”. Conte ha quindi ribadito che “la tutela della salute deve essere al primo posto. L’obbligo di mascherina eleva un più alto livello di precauzione per non tornare alla fase del lockdown”.
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Stamattina c’è poi stato il via libera anche della Camera, dopo il sì al Senato di ieri (con 138 voti favorevoli, 2 contrari e 12 astenuti, e l’assenza del centrodestra), alla risoluzione della maggioranza sulle comunicazioni svolte ieri in aula dal ministro della salute Roberto Speranza sulle misure di contenimento del Covid19. I sì sono stati 253, i no 3, gli astenuti 17. L’opposizione non ha votato. Si tratta del terzo voto in merito alla proroga dello stato di emergenza al 31 gennaio 2021 e alle nuove misure contenute nel Dpcm, dopo che per due volte ieri non è stato raggiunto il numero legale anche a causa degli onorevoli in quarantena dopo i due casi Covid accertati a Montecitorio.
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E c’è un allarme del premier anche sul futuro funzionamento delle Camera. “Se la situazione del contagio dovesse peggiorare è chiaro che ci sarà un problema oggettivo in Parlamento di approvazione di documenti contabili e di bilancio”, avverte il presidente del Consiglio. Che poi spiega: “L’obbligo della mascherina approvato oggi sarà in vigore da domani”. La mascherina “andrà indossata all’aperto e nei luoghi chiusi”.
Il premier ha quindi precisato che “non credo certo di poter essere accusato di sottrarmi al confronto. Da quando è iniziata la pandemia – ricorda – sono andato tantissime volte in Parlamento: continuerò ad andare, la settimana prossima in vista del bertice Ue e verso la fine del mese per il question time da premier”.
I parlamentari in missione
In tutto 120 i deputati in missione, numero che comprende anche quelli in isolamento fiduciario. Ieri sera, infatti, la giunta per il Regolamento ha deciso che i parlamentari in quarantena siano considerati in missione. In questo modo, risultanto assenti giustificati, si riduce il quorum per il raggiungimento del numero legale.
Le misure del governo
Come già accennato, tra le misure confermate nel decreto con cui il governo proroga lo stato d’emergenza fino a gennaio c’è quella sulle mascherine all’aperto, obbligatorie solo quando ci si trovi vicino ad altre persone non conviventi. Chi non si adegua, per scelta personale o per sbadataggine, rischia multe da 400 euro a 1.000 euro.
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Alle Regioni viene inoltre consentito di disporre provvedimenti più restrittivi, mentre viene tassativamente vietato di allentare le maglie rispetto alle regole imposte a livello statale. “Una regia minima nazionale ci vuole”, afferma il governatore del Veneto Luca Zaia. Che però rimane critico rispetto a una possibile modifica in senso restrittivo degli orari di apertura dei locali pubblici: “Chiudere prima significa applicare un mini lockdown”. Il presidente veneto chiede infine che i provvedimenti vengano presi “sulla base di una serie di parametri”, allineando i tamponi “per numero di abitanti”. Si dice infine favorevole alla riduzione del periodo di quarantena. “I test rapidi – aggiunge – ci permetterebbero di farlo”.
L’altra novità è invece l’estensione dei Paesi arrivando dai quali è indispensabile il tampone obbligatorio: all’elenco, prorogato, che già comprende Croazia, Grecia, Malta, Spagna e sette regioni della Francia si aggiungono l’Olanda, il Belgio e l’Inghilterra. Un altro punto è la proroga dello stato di emergenza al 31 gennaio 2021, oggetto del decreto legge a cui il Dpcm stesso è incardinato.
(La Repubblica)