Bruxelles e Scozia, bar e caffè chiusi. Gran Bretagna sopra i 14mila casi. Nuovo record in Germania. Nuova stretta in Belgio. Regno Unito sui 14mila casi, Spagna oltre i 10mila. L’Onu insiste sulla necessità di una copertura sanitaria universale. La Russia registra 11.115 nuovi contagi. Balzi in Ucraina (+4.753 casi), Bulgaria (+463) e Repubblica Ceca (+4.457). Si aggrava il bilancio in India
Roma, 7 ottobre 2020 – La pandemia da Coronavirus non dà tregua al mondo: i casi continuano a moltiplicarsi ovunque. Nuovo record in Francia con oltre 18mila contagi. Quasi 5.000 persone hanno contratto il Covid nei Paesi Bassi, mentre la Russia ha registrato 11.115 nuovi casi di Covid-19, con Mosca che si conferma il centro dell’epidemia (3.229 nuovi contagi). A preoccupare è la Germania, dove in alcune zone si superano i 57,6 contagi ogni 100mila abitanti. Svettano ancora le cifre della Gran Bretagna, con contagi in leggero calo rispetto a ieri ma comune altissimi: altre 14.162 persone sono risultate positive al coronavirus, per un totale di 544,275 casi dall’inizio della pandemia. Ieri erano stati registrati 14.542 nuovi contagi. Sono 70 i morti, dato che porta il totale a 42.515. Calo anche in Spagna, dove comunque i nuovi contagi superano le 10mila unità (con 76 morti).
Chiusure, la mappa in Europa
Dopo Parigi e Berlino, arriva la stretta anche da Bruxelles e dalla Scozia. La capitale belga, difronte alla diffusione dei contagi da Covid19, chiude bar e caffè per un mese. I ristoranti, invece, restano aperti. In tutto il paese, infatti, “la situazione è preoccupante e grave”, ha dichiarato il presidente del Consiglio Alexander Decroo. E per far fronte alla nuova ondata di Coronavirus il ministro federale della sanità, Frank Vandenbroucke, ha annunciato nuove misure che entreranno in vigore venerdì: una “bolla” ridotta a 3 persone ciascuno al mese; la possibilità di ricevere un massimo di 4 persone a casa alla volta; al bar o al ristorante tavoli di massimo 4 persone, a meno che il nucleo familiare non abbia più di 4 persone (genitori e 3 o 4 bambini per esempio); i caffè dovranno chiudere alle 23:00; non cambia per il momento l’orario di chiusura dei ristoranti ; anche le riunioni non organizzate sono limitate a 4 persone. Il telelavoro resta fortemente raccomandato.
Sulla stessa scia, giù le serrande a bar, caffè e anche ristoranti in tutta la Scozia centrale, tra cui Glasgow ed Edimburgo, saranno costretti a chiudere per due settimane a partire da venerdì. Lo ha annunciato il primo ministro Nicola Sturgeon, secondo quanto riferisce la Bbc. “Niente di tutto questo è facile”, ha sottolineato, aggiungendo di essere consapevole che con ogni decisione «sono in gioco vite e lavoro”. Ma con l’aumento dei contagi da Coronavirus “dobbiamo fare di più – ha sottolineato – e dobbiamo farlo ora”. In Italia, intanto, scatta l’obbligo di indossare le mascherine anche all’aperto, se si è vicini a persone non conviventi.
Francia, Macron: maggiori restrizioni
Nuovo, ennesimo, record in Francia, 18.746 contagi da ieri, con un tasso di positività ulteriormente cresciuto, al 9,1%. Aumenta di 80 il numero delle vittime, per un totale da inizio epidemia di 32.445 fra ospedali, case di riposo e istituti per disabili. I dati sono stati diffusi da Santé Publique. Il presidente Emmanuel Macron commenta in diretta tv: “L’epidemia continua a crescere. In alcuni territori siamo riusciti a frenare le cose, ma il virus circola piu veloce. E nei luoghi dove circola troppo veloce, in particolare, tra le persone adulte e dove ci sono troppi posti letto occupati negli ospedali, allora dovremo andare verso maggiori restrizioni“. E ancora: “Non siamo e non saremo in un tempo normale” nei prossimi mesi, ha proseguito Macron, insistendo, tra l’altro, sulla necessità di “responsabilizzare i cittadini”.
Gemania, nuovo record di casi
Ma l’allarme proviene dalla Germania, che segnala un nuovo record di casi quotidiani: +2.828, secondo il Robert Koch Institute, con 16 nuovi decessi, per un totale di 9.562 morti dall’inizio della pandemia. Allarme coronavirus nella città settentrionale tedesca di Brema, dove si assiste a una accelerazione di contagi. Il tasso d’infezioni è salito a 57,6 ogni 100mila abitanti negli ultimi sette giorni, hanno annunciato le autorità sanitarie locali. Il superamento della soglia dei 50 casi per 100mila abitanti significa che dovranno essere introdotte nuove misure restrittive anti contagio.
Spagna, casi in calo a Madrid
Sono 10.491 i contagi e 76 i morti per coronavirus in Spagna nelle ultime 24 ore. I dati forni dal ministero della Salute, scrive El Pais, riflettono una diminuzione della diffusione del virus a Madrid, 2.853 nuovi casi rispetto ai 5.187 segnalati il giorno precedente. Il premier Pedro Sánchez ha presentato il Piano per la ripresa, la trasformazione e la resilienza dell’economia, che prevede la mobilitazione di 72.000 milioni di euro di fondi europei dal 2021 al 2023 e ha previsto la creazione di 800.000 posti di lavoro nello stesso periodo. Il presidente del Governo ha spiegato che la transizione ecologica e la digitalizzazione richiederanno il 70% dell’investimento. Il ministro della Salute, Salvador Illa, ha assicurato oggi che “la grande lezione di questa crisi sanitaria è che deve essere rafforzato l’intero sistema sanitario nazionale”.
Il resto d’Europa
Cresce anche il numero dei pazienti (449) sottoposti a cure intensive. Anche in Austria c’è forte preoccupazione per il secondo dato giornaliero sopra i mille casi di Covid, in meno di una settimana (1.029 nuove infezioni, metà delle quali a Vienna). In Svizzera i nuovi casi sono aumentati di 1.077 in un giorno: si tratta del primo bilancio giornaliero superiore ai 1.000 contagi dall’inio di aprile scorso. Il numero totale dei contagi nel Paese è ora di 57.709, mentre il bilancio complessivo delle vittime è salito di due a 1.789.
La Repubblica Ceca ha annunciato 4.457 nuovi casi, il numero giornaliero più alto dall’inizio della pandemia. Ed è record in Ucraina: 4.753 contagi in un solo giorno. Balzo anche in Bulgaria, dove si sono registrate 463 nuove infezioni su 5.431 test diagnostici effettuati, ovvero oltre l’8% dei test.
Onu: copertura sanitaria universale
Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha invitato a trarre “dure lezioni” dalla pandemia. Una di queste “è che la carenza di investimenti nella salute può avere un impatto devastante sulle società e sulle economie”. Il virus “ha dimostrato che copertura sanitaria universale, forti sistemi sanitari pubblici e preparazione alle emergenze sono essenziali per le comunità, per le economie, per tutti”. La pandemia ha invece rivelato sistemi sanitari assolutamente inadeguati, enormi lacune nella protezione sociale e importanti disuguaglianze strutturali all’interno e tra i paesi. “Il trattamento sanitario non dovrebbe dipendere dalla situazione finanziaria”, ha affermato ancora Guterres, sottolineando che la copertura sanitaria universale richiede ai governi di aumentare gli investimenti in beni comuni per la salute, oltre a rendere i programmi di sanità pubblica inclusivi ed equi, senza barriere finanziarie.
Carenza di Remdesivir
I Paesi europei, i 27 dell’Ue più la Gran Bretagna, hanno davanti un periodo di scarsità del farmaco anti-coronavirus, il Remdesivir. Nei mesi scorsi, gli Usa si sono accaparrati la quasi totalità della produzione della Gilead che ne detiene il brevetto. In luglio, i 27 più Gb hanno acquistato circa 30.000 dosi. Gli Usa hanno firmato un contratto per la fornitura di più di 500 mila cicli di trattamento.
Stati Uniti sopra i 7,5 milioni di casi
Non si arresta la pandemia neanche negli Stati Uniti, dove i casi hanno superato quota 7,5 milioni, secondo quanto riporta la Johns Hopkinks University. E il Brasile ha annunciato 41.906 nuove infezioni, il numero più alto in un solo giorno da quasi un mese. Mentre si aggrava il bilancio indiano delle infezioni (l’India è salita oggi a 6,76 milioni contagi), buone notizie arrivano invece dalla Nuova Zelanda, che ha ancora una volta “schiacciato” il Coronavirus. Il Paese, infatti, non ha casi attivi di Covid-19 a trasmissione locale. Ad annunciarlo è stato il ministro della Salute del paese, Chris Hipkins: “E’ una grossa pietra miliare. I neozelandesi ancora una volta hanno schiacciato il virus grazie al loro comportamento collettivo”.
(Quotidiano.net)