Tempi strettissimi per l’invio dei grandi capitoli della legge di Bilancio e del Recovery Plan a Bruxelles entro il 15 ottobre.
Il governo dovrà ottenere il via libera delle Camere all’extradeficit per 22 miliardi che va a finanziare una manovra complessiva di circa una quarantina di miliardi
ROMA – Nuovi interventi a sostegno del lavoro allo studio del governo per la legge di Bilancio: l’ipotesi a cui si sta lavorando è quella di un nuovo pacchetto di sgravi contributi tra i 2 e i 3 miliardi per spingere le assunzioni stabili e tra i 3 e i 4 miliardi per la proroga selettiva della Cig Covid per i settori che ancora stentano a riprendersi dalla crisi. Calcoli e simulazioni sono ancora in corso e i dettagli, viene spiegato, saranno definiti anche in base all’analisi delle misure messe in campo finora. Per quanto riguarda gli ammortizzatori di emergenza, la scelta dei beneficiari dovrebbe dipendere dai cali di fatturato, come già avvenuto con la proroga della Cig contenuta nel decreto agosto.
“Adesso se da un lato sarà necessario sempre avere degli strumenti di cassa integrazione magari modulati rispetto alle perdite specifici anche per i mesi più difficili del prossimo anno è chiaro che dobbiamo orientare il più possibile le nostre policy sul sostegno alla creazione di lavoro, all’occupazione, al nesso tra formazione e occupazione”, ha spiegato oggi il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri.
I tempi per la manovra si stanno stringendo. Infatti il governo deve mettere a punto nei prossimi giorni almeno i grandi capitoli di spesa e la prima bozza di Recovery Plan, in modo da inviare entrambi a Bruxelles entro il 15 ottobre. I due documenti sono del resto strettamente collegati: la legge di Bilancio anticiperà progetti del Recovery, anche per massimizzarne gli effetti positivi sulla crescita. Già in manovra arriverà, ad esempio, la stabilizzazione e il rafforzamento degli incentivi di ‘Impresa 4.0’, e un primo “intervento massiccio” per rilanciare il mercato del lavoro. I nuovi sgravi per i contratti a tempo indeterminato potrebbero arrivare al 100% per le assunzioni stabili di giovani e donne, le categorie maggiormente colpite dalla crisi, e che in percentuale hanno accusato le maggiori perdite di posti di lavoro.
La proroga della Cig Covid per i settori più in difficoltà dovrebbe essere l’ultima, in attesa della predisposizione della riforma degli ammotizzatori che, ha confermato intervenendo all’Ocse il ministro Nunzia Catalfo, sarà parte di un “Piano nazionale nuove competenze” che punta a sviluppare le politiche attive del lavoro. Un’altra ipotesi su cui il governo sta ragionando è quella di estendere lo sconto del 30% dei contributi su tutti i dipendenti previsto per le Regioni del Mezzogiorno (per proseguire anche nel 2021 servono circa 5 miliardi).
Per gli ammortizzatori, invece, si dovrebbe proseguire sullo schema già individuato sempre con il decreto Agosto, che ha stanziato altri 10 miliardi per Cig e indennità Covid e sarà convertito definitivamente lunedì con il voto della Camera. Nel provvedimento sono finanziate altre 18 settimane di cassa integrazione con causale Covid ma solo le prime 9 restano totalmente a carico dello Stato,: le altre 9 settimane – di cui si può usufruire fino alla fine dell’anno – rimangono “gratis”, senza costi a carico delle imprese, solo per chi dimostri perdite di almeno il 20%. La selezione sulla base del fatturato dovrebbe guidare anche il prossimo intervento, che oltre al turismo dovrebbe coinvolgere anche il settore della ristorazione. Per bar e ristoranti, inoltre, dovrebbe essere prolungato anche l’esonero della tassa per l’occupazione di suolo pubblico (Tosap) per aumentare i tavolini all’aperto.
C’è poi un’ampia parte della manovra che verrà dedicata al green new deal. Ne ha parlato oggi brevemente anche la ministra della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone, intervenendo ad Alba a un incontro con i sindaci dei comuni piemontesi maggiormente colpiti dal maltempo della scorsa settimana: “Nella manovra ho chiesto di mettere un collegato che preveda la semplificazione burocratica per la pulizia degli alvei dei fiumi e per tutto quello che riguarda il dissesto perché oltre al tema delle risorse c’è anche quello della velocità con cui gli atti si riescono a fare”.
Pronti anche anche nuovi step della “rivoluzione green”, pallino del M5S, e perno della strategia per il Recovery: in manovra dovrebbero arrivare altri 400 milioni per gli incentivi all’automotive oltre alla proroga (e a un eventuale ampliamento) del superbonus al 110%. Il ministero dell’Ambiente ha avanzato, tra le sue proposte, anche uno schema per il taglio dei sussidi dannosi (Sad), lavorando categoria per categoria con l’obiettivo di trasformarli in incentivi ambientalmente favorevoli (Saf). L’operazione sarebbe quindi a ‘saldo zero’, puntando all’obiettivo di incentivare la transizione verso modelli di produzione green.
Tra lunedì e martedì le Camere avranno formalizzato i loro indirizzi sul Recovery Plan. Il governo dovrà ottenere il via libera delle Camere all’extradeficit per 22 miliardi che va a finanziare una manovra complessiva di circa una quarantina di miliardi. Il voto è programmato per mercoledì 14 ottobre, nelle stesse ore in cui il premier, Giuseppe Conte, farà le consuete comunicazioni in vista del consiglio europeo del 15 e 16 ottobre.
(La Repubblica)