La paura delle multe invece di fare novanta fa mascherina. Nei luoghi caldi delle movida romana, dove quest’estate si sono viste scene di assembramenti “fuori controllo”, come racconta una vigilessa in piazza Trilussa, adesso non solo i numeri sono ben diversi, ma tutti indossano la mascherina e mantengono le distanze.
In piazza Santa Maria in Trastevere ci sono decine di ragazzi accalcati su gradoni della fontana con bottiglie e sigarette, sostanzialmente gli unici ad avere la protezione calata: alle 23 la municipale fa sgomberare tutti e chiude l’accesso alle sedute con il nastro giallo. In via della Paglia c’è una doppia fila che si allunga in via Sant’Egidio per sedersi da Tonnerallo: un cameriere esce ogni tanto a controllare e fa allontanare gli uni dagli altri i gruppi che non sono arrivati insieme. Al ristorante Ombre rosse ci sono lastre di plexiglass a separare un tavolo dall’altro, come in buona parte dei ristoranti.
Tra quelli che camminano per strada – sempre pochi rispetto alla solita Trastevere – nessuno è senza mascherina. Tra chi non la indossa una coppia che, in piazza Trilussa, proprio davanti alla macchina dei vigili urbani, passa il semaforo sfrecciando in monopattino elettrico: salta sul marciapiede fa una decina di metri. Poi i due vengono fermati. Si giustificano dicendo di essere stranieri e si rialzano la mascherina. Le multe sono salatissime e forse questo aiuta. Oltre il ponte Garibaldi, passata piazza Trilussa, c’è Campo dei Fiori, sostanzialmente deserta. Alle 23 tantissimi locali chiudono: non possono più vendere alcolici, neanche in plastica.
IMMAGINI
La paura delle multe non blocca la movida ma tiene su le mascherine
Anche a Ponte Milvio, altro luogo caldo della movida dei più giovani, la situazione è tranquilla: nel piazzale di Ponte Milvio, dove si affacciano molti locali, ci sono ragazzi a mazzi, ma niente di troppo preoccupante. In via Flaminia dove uno dopo l’altro si affacciano ristoranti e wine bar sempre pienissimi, ci sono sì persone che a gruppi camminano insieme, tutti con la mascherina, ma i locali sono pieni a metà. Accanto ai carabinieri di via Flaminia 468 come sempre c’è un gruppo fittissimo che nel buio beve e fuma.
Dove c’è un vero caos è San Lorenzo, in via dei Sabelli, a largo dei Campani, in via dei Latini, ma soprattutto nella piazza dell’Immacolata, piena di gente decisamente assembrata che fuma e beve. Verso mezzanotte la polizia fa chiudere due bar in via degli Ausoni.
La situazione è simile, intorno alla mezzanotte quando a differenza dell’ora dell’aperitivo, la gente si è riversata in strada a decine per volta, in piazza Bologna e davanti ai locali dei suoi dintorni, come il wine bar di via Michele di Lando, che ha tutto il dehors completamente occupato. Nella piazza esattamente come in piazza Istria quasi non ci si muove. Tutti hanno la mascherina calata, ma la scusa è pronta: sigarette e bevande, rigorosamente in mano.
(La Repubblica)