Dopo tante ipotesi, il centrodestra romano un nome in campo ce l’ha: è quella di Vittorio Sgarbi correrà per diventare il sindaco della Capitale con Rinascimento, il movimento che il critico d’arte, deputato alla Camera e sindaco di Sutri, ha fondato nel 2017. Una candidatura forte, forse anche troppo per Lega, Fratelli d’Italia e soprattutto Forza Italia visto che Sgarbi è già in compagnia di associazioni, comitati e movimenti come “No euro – Italia Libera”.
Fatto sta che il centrodestra ancora non ha un candidato in campo e quelle che circolano sono tutte ipotesi: l’ultima è quella del conduttore Massimo Giletti, poi ci sarebbero anche l’imprenditore Aurelio Regina e l’ex presidente di Acea Giancarlo Cremonesi. Alla ricerca di un candidato civico o di un manager come indicato mesi fa da Matteo Salvini, il centrodestra dovrà quindi confrontarsi anche con Sgarbi, capace di sottrarre voti alla coalizione se in corsa da solo.
Il deputato ha da mesi ingaggiato una lotta alle mascherine arrivando a vietarne l’uso nella cittadina in provincia di Viterbo di cui è alla guida e non passa giorno in cui non critichi duramente il governo Conte per le decisioni o le raccomandazioni sull’uso dei dispositivi di sicurezza. Un atteggiamento che non è dispiaciuto in Valle d’Aosta dove ha ottenuto il 5% in Regione mentre nel capoluogo il candidato di Rinascimento è arrivato fino al ballottaggio. Ora è arrivato il momento di puntare sulla Capitale: “La sindacatura di Virginia Raggi – commenta Sgarbi – passerà alla storia come la più grave calamità naturale dopo il grande incendio di Roma del 64 dopo Cristo, ai tempi dell’imperatore Nerone. C’è da ricostruire una città e ridarle la dignità di Capitale”. Tutto pronto quindi per presentare il programma e la candidatura: la conferenza stampa si terrà nello stesso giorno in cui il Pd romano ha convocato il tavolo di coalizione, mercoledì 14.
(La Repubblica)