Aveva raccontato che le gravi ferite riscontrate sulla donna in ospedale erano state causate da un incidente stradale ma dopo 5 mesi di indagini è stato arrestato.
Arrestato con l’accusa di omicidio preterintenzionale Vincenzo Garzia, 47 anni, di Arzano. L’uomo è accusato di aver procurato la morte della compagna, Lucia Caiazza, 52 anni, madre di due figlie.
La donna è deceduta lo scorso 12 maggio all’ospedale di Frattamaggiore, dove era arrivata con l’ambulanza a causa di forti dolori allo stomaco. L’autopsia aveva rivelato che la 52enne era deceduta a causa di un gravissimo trauma alla milza compatibile con calci o pugni. Inoltre aveva il setto nasale rotto e diverse ecchimosi compatibili con un’aggressione.
La donna si lamentava da giorni con le figlie per i forti dolori e si era recata dal medico curante che le aveva prescritto degli antidolorifici e prescritto una radiografia. Esame però alla quale la donna non si è mai sottoposta.
Il compagno aveva raccontato che la donna non era stata bene da quando un mese prima, l’11 aprile, aveva avuto un incidente stradale. In macchina quel giorno la donna era in compagnia di una parente, la quale sentite all’epoca raccontò che Lucia e lei non si erano procurate alcun danno e stavano bene, tanto che non fu chiamata ne l’ambulanza ne le forze dell’ordine, e si erano accordati con il conducente dell’altro mezzo.
Le figlie della donna avevano raccontato che in quel mese, in pieno lockdown, la madre si era trasferita dal compagno e non ‘’avevano vista, fino a pochi giorni prima del triste epilogo, quando chiama una delle figlie dicendole che sarebbe ritornata. Ed è proprio da casa sua che la donna chiama l’ambulanza.
Da lì inizia l’indagine della Procura di Napoli Nord sul compagno che sentito nelle prime ore aveva sempre detto di non aver mai picchiato la donna e che era colpa dell’incidente. L’uomo si trova ora nel carcere di Poggioreale.
(Agi)