L’esercente ha trovato una scappatoia: “La mia attività è sempre aperta, giorno e notte e il Decreto non indica alcun orario per la riapertura. Io mi adeguo, mi fermo e poi riparto”
Ha conquistato le pagine social, diventando subito virale per avere dimostrato le lacune contenute nell’ultimo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Lui è un barista di Catanzaro, Aldo Manoiero, titolare del Bar Plaza Cafè di Catanzaro Lido, un locale aperto ventiquattro ore su ventiquattro.
Il nuovo decreto, però, prevede la chiusura del locale alle 24, dimenticando di indicare l’orario di riapertura. Un particolare che non è sfuggito al barista che, dopo l’entrata in vigore del provvedimento del Governo per contenere la diffusione del coronavirus, ha applicato le regole alla lettera.
Ha chiuso il suo locale alle 24, ma lo ha riaperto quindici minuti dopo. Immediati i controlli da parte delle forze dell’ordine, ma la risposta di Manoiero ha lasciato tutti senza parole: “Io ho chiuso regolarmente alla mezzanotte e l’ho fatto notare alle forze dell’ordine che pattugliavano la zona per far rispettare l’ordinanza, ma nel Dpcm non è stata inserita l’informazione di quando una attività può riaprire”. Un particolare non di poco conto, considerato che si è davanti a un esercizio che non avrebbe un orario di chiusura, essendo aperto in maniera continuativa.
“Io, avendo una attività aperta 24 ore su 24 – ha spiegato l’esercente commerciale di Catanzaro Lido – non ho orario di apertura e quindi, per questo tipo di attività nel Dpcm manca l’indicazione dell’orario di apertura. Mi adeguerò a quello che dice il Dpcm in vigore e quindi continuerà a chiudere a mezzanotte e a riaprire alle 00:15”.
(Agi)