Si è aperta ieri a Ladispoli la mostra “Sguardi sulla memoria”. Il 27 gennaio, giorno in cui furono abbattuti i cancelli di Auschwitz, nell’aula consiliare della città balneare è stata inaugurata la mostra organizzata dalla Fondazione Diritti Genetici in collaborazione con l’assessorato alle Politiche culturali, per ricordare le vittime della Shoah e coloro che a rischio della loro vita si sono opposti al progetto di sterminio.
La mostra, a cui si affiancherà la proiezione di filmati, sarà aperta al pubblico fino a metà febbraio dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle 12 e il martedì e il giovedì anche dalle 15.30 alle 17.30.
“Sguardi sulla memoria” è il risultato del lavoro di quattro fotografi (Diambra Mariani, Francesco Mion, Fabio Scapaticci e Nicolas Tarantino) che hanno preso parte al Treno della Memoria, un’iniziativa culturale rivolta agli studenti delle Scuole Superiori in cui i giovani partecipanti hanno l’occasione di diventare testimoni dei tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale.
Nel corso di questo viaggio, che simbolicamente ripercorre i binari che portavano i prigionieri nei campi di lavoro e di sterminio di Auschwitz-Birkenau, i quattro autori si sono concentrati, ognuno con la propria visione, sugli spazi che sono stati teatro di quegli orrori. La descrizione della simmetria dell’architettura della paura, la personalizzazione delle vittime attraverso i loro oggetti di uso quotidiano, la rievocazione dei rigidi inverni nel corso dei quali si consumava la tragedia, sono tutti elementi che ricompongono il quadro di questo drammatico frammento di Storia.
Quattro diversi sguardi impegnati in una comune riflessione sulla relazione tra la Storia del Novecento, il valore della Memoria e la rappresentazione fotografica, riflessione che prendendo spunto dagli atroci eventi della Seconda Guerra Mondiale, ci si auspica possa aiutare ad analizzare il presente in maniera critica e partecipata.
“La Giornata della Memoria – ha detto l’assessore alle Politiche culturali Francesca Paola Di Girolamo – per noi non è un modo per ricordare ma di non dimenticare l’obbrobrio della Shoah che, purtroppo, in altri modi ed in altre forme continua a flagellare il mondo. A tal proposito mi preme ricordare la frase che si trova fuori dal campo di concentramento di Auschwitz: solo quando nel mondo a tutti gli uomini sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potremo dimenticarci”.
In contemporanea presso la biblioteca comunale Peppino Impastato è stata allestita una mostra sulla giornata della Memoria e sono in esposizione tutti i libri riguardanti la Shoah.