17 Luglio, 2024
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Milano. Il Liceo Manzoni: i nuovi iscritti? Solo con il 9. Proteste: scuola elitaria

L’anno prossimo l’istituto avrà solo otto prime a causa della pandemia. Precedenza a chi ha avuto la media del 9 o del 10 alle medie e vive in centro. Ma gli studenti: non vogliamo una scuola elitaria

La pandemia rischia di rendere ancora più esclusivo il liceo classico Manzoni di Milano, una scuola già famosa. Dal prossimo anno scolastico, infatti, nella scelta degli alunni verrà data la precedenza a quelli che hanno ottenuto la media del nove o del dieci  in italiano, matematica e inglese in seconda media e risiedono nel centro di Milano. Una volta accolti loro, si apriranno le porte anche a quelli che vivono in altre zone di Milano.

È a causa delle esigenze di distanziamento che il Manzoni ha introdotto, per la prima volta, criteri di selezione degli alunni. Lo spazio che bisognerà lasciare tra i banchi renderà possibile formare soltanto otto prime. Inoltre gli studenti – come fa sapere lo stesso istituto – dovranno essere “riorientati” e, per questo motivo, è bene cercare di accogliere nelle classi prime quelli che sono molto motivati e non bisognosi di un eventuale riorientamento”.

Il Consiglio di istituto ha approvato le nuove norme con 15 voti favorevoli e 4 contrari ma a non tutti gli studenti la novità è piaciuta. Per questo motivo oggi, ultimo giorno di scuola in presenza  in Lombardia, dove, da lunedì, riprenderà per tutte le superiori la didattica a distanza, gli alunni hanno organizzato un picchetto informativo e di protesta.

“Troviamo inammissibile – hanno spiegato sui social del Collettivo politico Manzoni – che una scuola pubblica, che dovrebbe essere accessibile a tutti e a tutte, ponga, così spudoratamente, un limite alle iscrizioni”.

Evitato un corteo per non creare assembramenti, i ragazzi si sono messi distanziati lungo il corridoio della presidenza e una delegazione è stata ricevuta dal vicepreside. 

“Il tema del sovraffollamento, che ormai non può più essere ignorato – hanno spiegato – rimane solo ed esclusivamente di facciata, grazie ad una mossa strategica pensata per portare il nostro Liceo ad essere sempre più vicino all’ideale scuola dell’eccellenza” ma “non vogliamo una scuola elitaria che vede i suoi studenti e le sue studentesse come semplici trofei di cui potersi vantare, lasciando indietro chi non ha avuto la possibilità di ricevere un’istruzione che concedesse una media dell’8 o chi ha bisogno di più tempo, di maggiore esperienza, chi crede non siano i voti a determinare le proprie capacità.”

(Avvenire)

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