25 Novembre, 2024
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Roma, in classe c’è la dad? Gli studenti al bar sotto la scuola assembrati e senza mascherina

ll fallimento della politica anti contagio. Senza il lockdown i ragazzi si vedono fuori dalla scuola. Succede in piazza San Cosimato a Trastevere, a esattamente 400 metri dal ministero dell’Istruzione

L’immagine di una ventina di adolescenti delle scuole superiori che, questa mattina, in piazza San Cosimato a Trastevere, a esattamente 400 metri dal ministero dell’Istruzione, siedono ai tavoli di un bar, facendo colazione e, di conseguenza, senza indossare la mascherina, rappresenta il fallimento della gestione delle scuole durante il Covid-19. Potrebbero essere studenti di istituti vicini, dal Kennedy al Gioberti, oppure ragazzi che vivono attorno alla piazza e che, complici le difficoltà organizzative delle scuole che stanno adeguando al 75% la didattica a distanza, hanno avuto modo di incontrarsi. Cosa che, certo, col lockdown era stata impossibile.

“Ma non starebbero più distanziati in classe?”, si chiedono gli esercenti della piazza, che non la vedono così animata ormai da settimane. Probabilmente sì: tre ragazze, senza mascherina, in procinto di consumare una colazione, condividono un tavolino tondo. Accanto a loro, il gruppetto è ancora più nutrito. Anche in questo caso, senza mascherina. E dire che in classe gli studenti siedono, per regolamento, a un metro dalle “rime buccali”: ben più distanti, insomma.
Al netto del “vociare un po’ troppo forte”, così l’hanno definito gli esercenti della piazza che sono rimasti aperti, non si sono certo registrati atti vandalici o danni. Ma il paradosso è comunque evidente: le scuole, considerate luoghi sicuri, dove presidi, collaboratori, corpo docente e famiglie hanno messo a punto regolamenti rigidi per ridurre al minimo le possibilità di contagio, ospitano da questa mattina una manciata di studenti, appena il 25%. Il 75%, invece, dovrebbe rimanere a casa, a far lezione da dietro un pc. Ma, stavolta, non c’è alcun lockdown, nessuna imposizione di rimanere chiusi a casa. E, a quanto pare, il bisogno di socializzare coi propri coetanei, di confrontarsi con persone diverse dai propri familiari, di vedere la fidanzatina, l’attesa che il proprio sguardo si incontri con quello del 16enne per cui si ha una cotta, valgono più del rischio del contagio. E dire che avrebbero potuto fare tutto ciò a scuola, in totale sicurezza, questi venti studenti.

 

VIDEO

https://roma.repubblica.it/cronaca/2020/10/27/news/roma_in_classe_c_e_la_dad_e_gli_studenti_si_vedono_al_bar_sotto_la_scuola_assembrati_e_senza_mascherina_-272019460/

(La Repubblica)

 

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