19 Luglio, 2024
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Vienna sotto attacco, spari in diversi punti della città

Tre morti accertati e 15 feriti. Cittadini invitati a non uscire di casa e a non pubblicare foto o filmati.

Le forze dell’ordine danno la caccia a diversi attentatori in fuga. In azione anche le forze speciali. 

Conte: “Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea”

Vienna sotto attacco: almeno tre persone sono state uccise (un attentatore – che indossava anche una cintura esplosiva -, un agente di polizia e un passante) e altre quindici sono rimaste ferite in una serie di attacchi armati avvenuti in sei diversi punti nel centro della città.

Le forze dell’ordine danno la caccia a tre terroristi in fuga. Fonti dei media non confermate ufficialmente parlano di sette morti. “Non possiamo ancora stabilire una cifra”, ha spiegato il responsabile dei servizi di emergenza. “E’ un attacco terroristico e non è ancora finito”, ha riferito il ministro Interno, Karl Nehammer. che ha parlato alla nazione e non ha voluto esprimersi sull’eventualità che ci sia un sequestro in corso, chiedendo comprensione data la gravità della situazione.

In azione ci sono le forze speciali e l’esercito avrebbe inviato tiratori scelti per mettere in sicurezza gli edifici considerati a rischio e per proteggere le ambasciate. Ci sono stati spari in diversi punti della città: nella zona Schwedenplatz, vicino dell’hotel Hilton e nel parco cittadino, Stadtphk.

I servizi sanitari hanno istituito un punto di emergenza nel centro della città per curare i feriti in base alla loro gravità (tra questi c’è anche un agente). All’attacco hanno partecipato, secondo Nehammer, diverse persone pesantemente armate. Il governo ha chiesto alla popolazione di rimanere in casa. Una delle sparatorie è avvenuta intorno alle 20 nella strada dove si trova una delle sinagoghe più importanti di Vienna, dove nel 1981 avvenne un attentato che lasciò due morti: è una delle zone più famose della vita notturna, affollata di diverse persone prima che dalla mezzanotte scattino le misure anti-Covid. Un’altra è avvenuta a Schwedenplatz, vicino alle rive del Danubio, nei pressi dell’imbarcadero, da dove partono le escursioni sia per i turisti che per i cittadini viennesi.

On line, sta circolando una foto che mostrerebbe uno degli autori dell’attacco a Vienna: la didascalia che accompagna l’immagine è una dichiarazione di fede al nuovo capo dell’Isis, al-Qurashi, il successore del califfo Abu Bakr al-Baghdadi. L’autenticità dell’immagine non è stata confermata. Lo riferisce Rita Katz, direttrice del Site Institute, società che si occupa di monitorare e verificare le attività online dell’Isis.

“Ferma condanna” è stata espressa dal presidente del consiglio, Giuseppe Conte. “Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea”, ha aggiunto dichiarando la “vicinanza al popolo austriaco, ai familiari delle vittime e ai feriti”. Per il presidente della Camera, Roberto Fico “l’attacco a Vienna è un attacco a tutti noi”. Anche secondo Elisabetta Casellati, presidente del Senato, “in questo momento a Vienna è l’intera Europa e i suoi valori di libertà e democrazia ad essere sotto attacco. Nessun cedimento davanti a questo orrore. Uniti vinceremo anche questa battaglia”, aggiunge.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen si dice “scioccata e rattristata. L’Europa offre piena solidarietà all’Austria. Siamo più forti dell’odio e del terrore”, afferma, mentre il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, sottolinea che “l’Europa condanna con forza questo atto codardo che viola la vita e i nostri valori umani”.

“In tutto il nostro continente siamo uniti contro la violenza e l’odio”. Lo scrive poi su Twitter il presidente del Parlamento europeo, David Sassoli.

Il presidente francese Emmanuel Macron ha assicurato sostegno all’Austria. “Questa è la nostra Europa. I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non cederemo a nulla”.  “Noi francesi  – ha aggiunto – condividiamo lo shock e il dolore degli austriaci. Dopo la Francia, è un paese amico che è sotto attacco”.

(Agi)

 

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