Dopo la partenza a razzo (complice lo spoglio del voto anticipato) le grandi speranze dell’ex vice presidente risultano ridimensionate, con The Donald che si è aggiudicato Florida, Iowa e Ohio
Fase uno: non c’è un vincitore. Fase due: si dichiarano entrambi vincitori. Fase tre: decide la Corte Suprema. L’Election Night consegna, per ora, questo scenario. I pronostici della vigilia sono stati ribaltati. Donald Trump e Joe Biden reclamano entrambi la vittoria anche se il verdetto finale potrebbe richiedere giorni.
“Andiamo alla GRANDE, ma stanno cercando di RUBARE le elezioni. Non glielo lasceremo mai fare. I voti non possono essere espressi dopo la chiusura dei seggi!”, twitta il capo della Casa Bianca. “Siamo sulla strada della vittoria”, gli fa eco lo sfidante democratico Joe Biden, “mantenete la fede perché vinceremo”, “non è compito mio o di Trump, è il popolo a decidere chi ha vinto le elezioni”.
Dopo la partenza a razzo (complice lo spoglio del voto anticipato) le grandi speranze dell’ex vice presidente risultano ridimensionate, con The Donald che si è aggiudicato Florida, Iowa e Ohio. Nessun repubblicano ha mai vinto la presidenza senza vincere l’Ohio. Michigan, Wisconsin e Pennsylvania non annunceranno oggi il vincitore.
A Biden sono andati, tra gli altri Stati, Arizona, Minnesota, Colorado, Connecticut, Delaware, Illinois, Maryland, Massachusetts, New Jersey, New Mexico New York, Rhode Island, Vermont, Virginia e Washington Dc. Trump ha avuto la meglio anche in Alabama, Arkansas, Kentucky, Louisiana, Mississippi, Nebraska, North Dakota, Oklahoma, South Dakota, Tennessee, West Virginia, Wyoming, Indiana e South Carolina.
Florida a Trump, Arizona a Biden. Per la Casa Bianca è testa a testa
Quando però Fox, per prima, ha attribuito l’affermazione in Arizona allo sfidante democratico, la campagna del tycoon ha protestato. Anche se non è ancora ufficiale, Trump ha trionfato in Texas, che porta in dote 38 grandi elettori, e appare decisamente rosso, così come rosse appaiono la North Carolina e la Georgia. Nello Stato della stella solitaria, un democratico non vince dal 1976 con Jimmy Carter.
A bocca asciutta nella Sun Belt (fatta eccezione per l’Arizona), le ambizioni di Biden dipendono ora tutte dalla Rust Belt, la zona industriale del Paese che Trump aveva strappato ai dem nel 2016. L’obiettivo dichiarato dell’ex vice presidente è riconquistare Wisconsin, Michigan e Pennsylvania.
A confermare la tenuta di Trump, l’elezione di due suoi fedelissimi, il senatore repubblicano Lindsey Graham nella Carolina del Sud e l’ex medico della Casa Bianca Ronny Jackson in Texas, come deputato, oltre al leader del Senato Mitch McConnell.
I democratici hanno mantenuto il controllo della Camera dei Rappresentanti mentre la corsa alla maggioranza del Senato resta per ora aperta. Secondo l’ultimo aggiornamento dei media Usa,la maratona verso la fatidica soglia dei 270 grandi elettori vede per ora Biden in vantaggio a quota 224 contro 213 di Trump. Nell’incertezza e nella tensione politica, c’è una buona notizia: a Washington la serata è andata via liscia, senza incidenti. Ma la notte è ancora lunga.
(Agi)