Che cosa è un contatto stretto?
Un contatto stretto, in generale, è una persona che è stata vicina al caso positivo nel periodo che va da 48 ore prima a 10 giorni dopo la comparsa dei sintomi.
Per “vicina” si intende a meno di 2 metri di distanza
E’ importante anche capire la durata del contatto: si indica come stretto un contatto della durata di almeno 15 minuti
Il contatto stretto può essere di due tipi: ad alto o a basso rischio
Il Contatto stretto ad alto rischio è una persona che:
Vive nella stessa casa di un positivo
Ha avuto un contatto più stretto dei due metri e senza mascherina per più di 15 minuti
Ha avuto un contatto fisico diretto come la stretta di mano o anche l’aver toccato il fazzoletto di carta usato.
Ha viaggiato in auto in treno, pullman o aereo seduta nei due posti, in qualsiasi direzione, con un caso di COVID-19
Il contatto stretto a basso rischio è una persona che:
ha avuto solo contatti a distanza fisica di almeno due metri
al momento del contatto indossava la mascherina
Che cosa fare in caso di contatto stretto con un positivo?
Mettersi in quarantena per 10 giorni
restare isolati in casa
restare isolati anche rispetto ad altri conviventi
non condividere oggetti personali con altri conviventi (telefono, tazza, computer…)
ventilare la stanza di isolamento
indossare sempre la mascherina se si entra in contatto con altri conviventi
mantenere sempre il distanziamento di due metri se si entra in contatto con altri conviventi
controllare la febbre due volte al giorno
non assumere farmaci che abbassano la temperatura due ore prima della misurazione
se compaiono sintomi riparte il periodo di quarantena di altri 10 giorni
Sottoporsi al tampone
terminati i 10 giorni di quarantena, si effettua il tampone molecolare contattando il proprio medico curante o la Asl
se positivo, si resta in isolamento per altri 10 giorni si ripete il tampone e, se ancora positivo ma senza sintomi, al 21° giorno finisce l’isolamento si interrompe
se negativo, la quarantena si interrompe subito
Fonte: Repubblica