26 Dicembre, 2024
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CORONAVIRUS, NUOVE STRETTE IN VENETO, FRIULI VENEZIA GIULIA ED EMILIA ROMAGNA

ORARI PER LA SPESA DEGLI OVER 65

MASCHERINA INDOSSATA SEMPRE, NEGOZI CHIUSI LA DOMENICA E RISTORANTI E BAR POSSONO ESSERE APERTI DALLE 15 ALLA 18 SOLO CON CONSUMAZIONE DA SEDUTI.
È VIETATO PASSEGGIARE NEI CENTRI STORICI E IN LUOGHI AFFOLLATI. VERTICE DEL GOVERNO CON COMUNI E REGIONI
Il ministro della Salute Roberto Speranza dà l’ok alle ordinanze delle Regioni Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna con misure più restrittive rispetto a quelle già previste.

In Campania intanto cresce la polemica dopo il caso del video shock all’ospedale Cardarelli di Napol in cui viene ripreso un cadavere abbandonato sul pavimento del bagno del pronto soccorso mentre l’uomo che gira inquadra anche altri pazienti sulle barelle e denuncia: “Sono abbandonati nei loro escrementi”. E a questo proposito il ministro degli Esteri Luigi di Maio dice: “Gli ospedali del sud sono al collasso, serve l’esercito”. E aggiunge: “Erano in difficoltà anche prima del Covid perché sono stati fatti tagli lineari alla sanità per anni, massacrate le strutture ospedaliere, ora esercito, protezione civile, medici dell’esercito, medici della protezione civile devono andare in rinforzo ai nostri medici, ai nostri infermieri che sono allo stremo”.
Ma vediamo cosa dicono le nuove ordinanze.

Le nuove restrizioni

Obbligatorio l’uso della mascherina al di fuori dell’abitazione ad eccezione dei bambini o di chi fa attività sportiva intensa, consentita l’attività sportiva e motoria nei parchi ma solo in aree periferiche e nel rispetto di almeno due metri di distanza, consentito l’accesso a pubblici esercizi a non più di una persona alla volta, vietati i mercati se non in caso di apposito piano che prevede perimetrazione, sorveglianza e varchi di accesso e fortemente raccomandato garantire quando possibile l’accesso agli esercizi commerciali nelle prime due ore di apertura agli over 65 anni. Spetterà ai sindaci fissare ulteriori specifiche limitazioni. Non è permesso passeggiare nelle strade e nelle piazze dei centri storici delle città e nelle aree affollate.

Risultano poi sospese nelle scuole primarie e secondarie l’educazione fisica, le lezioni di canto e gli strumenti a fiato. I ristoranti e i bar possono essere aperti dalle 15 alla 18 solo con una consumazione da seduti. Il sabato i grandi esercizi, gli outlet e i centri commerciali sono chiusi al pubblico. La domenica sono chiusi tutti i negozi ad eccezione di farmacie, edicole e alimentari. I trasporti pubblici devono rimodulare la loro programmazione per adeguarsi al 50% massimo della capienza riorganizzando la rete anche alla luce della chiusura delle scuole. Gli eventi sportivi prevedono l’accesso all’impianto sportivo solo con un test negativo effettuato non più di 72 ore prima. Non ci sarà, però, alcun blocco della mobilità tra Comuni. Le misure saranno valide dal 14 novembre al 3 dicembre. Le ordinanze sono state adottate d’intesa tra i tre governatori.

Motivazioni e obiettivi

Lo scopo dell’ordinanza è “limitare ulteriormente situazioni a rischio, gli spostamenti e, soprattutto, gli assembramenti e la concentrazione di persone che si sono visti anche lo scorso fine settimana”, sottolinea Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna. “Ogni misura presa, a livello nazionale e regionale, è a tutela della collettività, non ci sono pagelle o colori punitivi o premiali, ma solo lo sforzo del Paese di gestire la crisi ed uscirne definitivamente quando sarà disponibile il vaccino chiesto al Governo”.

“Piuttosto che ritrovarsi zona rossa domani meglio qualche sacrificio oggi”, dice Luca Zaia, governatore del Veneto. “Nell’ordinanza raccomandiamo fortemente ai negozianti di riservare le prime due ore del mattino per la spesa di chi ha più di 65 anni, in modo che trovi i negozi e i supermercati meno affollati – spiega Zaia – La mascherina va sempre indossata, in caso di momentaneo abbassamento per mangiare o fumare bisogna mantenere la distanza di almeno un metro. Inseriremo anche che in casa, in presenza di non conviventi, va indossata la mascherina. Consentito svolgere attività sportiva, attività motoria e passeggiate all’aperto presso aree verdi ove accessibili, con la distanza di almeno un metro, due per l’attività sportiva. Ma si deve fare al di fuori del centro e delle strade che possono affollarsi: si può fare in periferia e in zone isolate. Non si deve fare lo struscio in centro”.

“L’ordinanza io non la vedo come un atto di imperio, anzi come un fallimento. Perché purtroppo coinvolge tutti, anche la stragrande maggioranza che rispetta le regole, per colpa di alcuni che ancora non le rispettano. Dobbiamo dare una mano a quelli che sono in ospedale, che sono degli eroi. E noi dobbiamo aiutarli con i nostri comportamenti. Ho cercato in questa ordinanza di mettere in fila alcune raccomandazioni, d’intesa con il ministro Speranza, che condivide. E c’è un’interlocuzione con il premier Conte”.

“Non vogliamo dare multe, ma regole condivise, che tutti possano rispettare”. spiega Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia.

Massimiliano Fedriga, presentando le nuove misure, più stringenti, anti-covid. “L’ordinanza ha l’intesa del Ministero della Salute” ed entra in vigore dalla mezzanotte di sabato. “Il nostro obiettivo non è evitare il passaggio dalla fascia di rischio gialla” a una di maggior rischio “ma diminuire i contagi”. Poi aggiunge: “La prossima settimana avremo un incontro con il Governo per verificare la possibilità di ristori per le attività che verranno chiuse con la nuova ordinanza”, dice Massimiliano Fedriga, presidente del Fvg, presentando il provvedimento anti assembramenti.
Altre regioni potrebbero seguire

Le tre Regioni diventano “gialle plus” per dirla con un termine usato dal governatore Zaia. Intanto però il ministro delle Autonomie Francesco Boccia a L’Aria che tira su La7 spiega: “Vediamo il monitoraggio di domani e poi si deciderà quale colore per la Campania e per altre regioni. Le misure arriveranno tra sabato e domenica, ma si daranno sempre 24 ore di tempo dopo l’ordinanza del ministro della Salute per l’organizzazione territoriale”. E sul Natale, il ministro condivide l’idea del consulente di Speranza, Walter Ricciardi: “E’ ovvio che sarà un Natale diverso. Grandi feste non sarannno possibili, si dovrà stare con il proprio nucleo familiare”. Intanto è stata convocata una riunione in videoconferenza per le ore 16 con Regioni, Comuni (Anci), Province (Upi), il commissario Domenico Arcuri e il capo della Protezione civile Angelo Borrelli. Temi dell’incontro, rafforzamento delle reti sanitarie e Covid Hotel.
(La Repubblica)

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