L’autore della denuncia: “Nessuno mi dava retta”
Disposto il sequestro della salma. Il direttore: “Un’indagine interna su chi ha girato il filmato”
La Procura ha aperto un fascicolo sul caso del paziente morto nel bagno dell’ospedale Cardarelli e sul video girato all’interno del pronto soccorso. La pm Liana Esposito ha disposto l’immediato sequestro della salma per effettuare l’autopsia. Indagini delegate ai poliziotti del commissariato Arenella guidato dal vicequestore Angelo La Manna. Si indaga per verificare se ci siano state eventuali colpe nell’assistenza dell’anziano. G. C., 84 anni, era arrivato in ospedale martedì dopo che le sue condizioni di salute si erano aggravate.
“Volevo far vedere lo schifo”
Oggi intanto parla l’autore del filmato diventato virale in rete: “Quel video e anche altri li ho girati e anche messi su Fb per far capire che lì ci trattano come appestati, anziani abbandonati e lasciati soli, come è successo a quel vecchio morto in bagno, che era vivo quando sono entrato” dice all’Ansa Rosario Lamonica, un 30enne di Marianella.
“Era in stanza con me – dice ancora Rosario – non usciva dal bagno e quindi sono entrato. Non riusciva a respirare perché aveva il Covid. Gli ho buttato dell’acqua in faccia e poi ho chiesto aiuto, ma nessuno mi dava retta. Sono arrivati dopo mezz’ora ed era già morto. Non riesco a sopportarlo”.
E ancora: “Ho girato quelle immagini perché volevo far vedere quello schifo: quando ho chiesto aiuto nessuno mi dava ascolto, c’è stato pure chi mi ha detto ‘fatti i fatti tuoi. Ero da due giorni in ospedale, – continua Rosario, che è positivo al coronavirus – per problemi di respirazione. Quella persona era con me in stanza, insieme con altri vecchietti che io, che stavo meglio, aiutavo”.
La vittima è stata accompagnata in ospedale da alcuni familiari, mentre la figlia è in isolamento a casa perché positiva al Covid. Da capire come mai sia andato da solo in bagno e chi abbia avvertito delle sua prolungata assenza, se altri pazienti o gli infermieri, come afferma il Cardarelli.
Indagine interna all’ospedale
Oggi il direttore del nosocomio, Giuseppe Longo, ribadisce in video: “Ieri ho disposto che la direzione sanitaria eseguisse un’indagine interna, che è già partita e a breve si concluderà, per poter accertare tutti i momenti dalla fase assistenziale, alla fase anche della eventuale raccolta di informazioni per chi possa mai avere ripreso il paziente ormai deceduto. È chiaro che gli esiti dell’indagine saranno trasmessi alle autorità competenti per il seguito della loro azione”.
“Il paziente, autonomamente, dall’area sospetti dove era ricoverato, è andato in bagno – continua Longo – e lì ha trovato purtroppo la morte. È da elogiare il grande sforzo che tutti gli operatori, medici, infermieri, tecnici e operatori socio-sanitari, stanno fornendo in questo momento con turni massacranti. I nostri operatori salvano continuamente vite umane”. Longo esprime, quindi, “vicinanza alla famiglia per questo grave dolore che l’ha colpita. Gia’ ieri abbiamo contattato la famiglia e restiamo disponibili a fornire qualsiasi chiarimento”.
Le reazioni
Quelle dell’ospedale Cardarelli sono “immagini ingiustificabili e vergognose, anche per tutti noi che abbiamo responsabilità istituzionali. Speriamo di sapere presto chi sono i responsabili di quello scempio” dice il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Francesco Boccia a L’aria che tira. “Accade anche perché la maggioranza delle persone hanno sintomi lievi e vanno in ospedale – aggiunge -. Bisogna restare a casa e chiedere intervento Asl. I Covid hotel serviranno anche a questo”.
(La Repubblica)