22 Dicembre, 2024
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Intervento chirurgico con la musica ad Ancona

l’elettroencefalogramma ‘sente’ le note

Il maestro biologo Emiliano Toso ha suonato il pianoforte al Salesi. Riuscita l’operazione su un bimbo di 10 anni. Il dottor Trignani: “Ho avuto i brividi”

Ancona, 16 novembre 2020 – La musica del maestro Emiliano Toso così come un pianoforte a coda sono entrati per la prima volta in sala operatoria all’ospedale Salei per un intervento di neurochirurgia. Quando la sanità incontra l’arte gli effetti sembrano immediati. È tecnicamente riuscita alla perfezione l’operazione nei confronti di un bambino di 10 anni, iniziata stamattina al Salesi poco dopo le 10 e terminata verso le 14.30.

Un grande risultato ottenuto grazie al lavoro della Fondazione Salesi. L’équipe del dottor Roberto Trignani, primario della divisione di neurochirurgia dell’azienda ‘Ospedali Riuniti’ di Ancona ha asportato le due masse tumorali sul bambino, senza alcuna conseguenza negativa per le sue condizioni. La musica ha contribuito alla buona riuscita dell’intervento come si è subito visto dai segnali dell’elettroencefalogramma. Notevole la differenza nel tracciato con e senza musica suonata dal maestro, nonché biologo molecolare. Il piccolo ha risposto alla perfezione nella fase post-operatoria tanto da rispondere subito alle manovre di risveglio. Nel pomeriggio è stato trasferito nel reparto di anestesia e rianimazione e forse domani sarà riportato nel reparto non intensivo di elezione, l’oncoematologia pediatrica diretto dalla dottoressa Coccia, per procedere nel decorso.

Il problema sanitario del bambino non è però risolto. Sarà fondamentale attendere i risultati degli esami istologici per capire se il bambino potrà tornare ad una vita normale. Non si esclude che l’intervento sulle note della musica live possa essere ripetuto.
Ma non è finita qui: oltre agli effetti sul bambino e sulla produttività del personale che ha lavorato in team, i tecnici del laboratorio analisi hanno prelevato dei campioni di sangue per analizzare le eventuali variazioni biochimiche del paziente. Insomma, i benefici anche dal punto di vista medico, sono apparsi subito evidenti sotto ogni profilo e non si esclude che l’esperienza possa essere presto replicata.

Roberto Trignani, neurochirurgo di Torrette con competenza sulla parte pediatrica parla di “qualcosa di nuovo, a tratti indescrivibile, di sicuro emozionante. In alcuni momenti la musica mi ha legato totalmente al campo operatorio, provando un profondo senso di armonia e di fusione. Quando, per un attimo, uscivo dallo stato di trans-operatoria e mi accorgevo di questa musica fantastica ho provato delle forti emozioni, i brividi addosso. Ora aspettiamo i risultati dei prelievi di sangue e le variazioni biochimiche”.

(Il Resto del Carlino)

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