In centro è caccia alla donna, 68 anni, nei luoghi che frequentava di solito: il Mc Donald’s di piazza di Spagna, Fontana di Trevi, la Galleria Sordi dove prendere un caffè, il Pantheon, piazza della Maddalena
Era risultata positiva al Covid e per questo trasferita nel reparto apposito. Ma lei non ne ha voluto sapere e, al cambio turno, ho svuotato l’armadietto con le sue cose ed è scappata. In centro di Roma è caccia a Sayoko Miyake, 68enne di origini giapponesi ma con cittadinanza italiana, che è fuggita dalla rsa Nostra Signore del Sacro Cuore all’Aurelio.
La donna, affetta da psicosi cronica, per oltre 20 anni ha fatto la guida turistica e la traduttrice: conosce benissimo la città. E chi la sta cercando, i suoi familiari e i poliziotti del commissariato Aurelio, per questo stanno battendo la zona del centro. Dai Fori al Pantheon passando per piazza di Spagna. La fuga è avvenuta lunedì: alle 19.40 le telecamere la inquidrano mentre in pantofole corre verso il cancello. Non è la prima volta che l’anziana scappa: il problema è che questa volta è affetta dal Coronavirus, ecco perché l’appello delle forze dell’ordine di non avvicinarla ma di limitarsi a contattare i soccorsi.
Ad aiutare gli agenti nelle ricerche anche la figlia. La donna, che viene descritta come una “ribelle”, già in passato aveva provato a scappare ma era stata fermata. Stavolta, invece, aveva pianificato tutto nei dettagli ed è riuscita nell’intento. Ha atteso il cambio turno, per eludere lo staff infermieristico, è scesa a piano terra, qui in assenza di vigilanza è riuscita ad aprire le doppie porte (entrambe chiuse da fuori ma internamente dotate di leve antipanico). Era lì da un anno, insofferente. Alle spalle fughe e sparizioni, “la struttura conosce tutto il suo storico clinico. Mia madre è molto intelligente, istruita ed educatissima, composta e molto riservata, riesce ad ammaliare e manipolare. Ma può chiudersi in un mutismo se contrastata e contraddetta”, ha spiegato la figlia Naomi.
Ex accompagnatrice turistica per Roma, Firenze, Napoli e Pompei ha perso il marito (suo collega) nel ’90. I familiari l’hanno cercata anche ieri, non è la prima volta che scompare, “non ce l’abbiamo con la struttura, gli infermieri sono bravissimi ma con i malati covid forse si deve fare più attenzione…”. Le sue psicosi l’hanno portata a sparire già a lungo “venne ritrovata dopo tre anni di ricerche a piazza San Lorenzo in Lucina, non ci ha mai voluto dire dove è stata”. Giudicata capace di intendere e volere, “consapevole”, prendeva solo cortisone e antibiotico per il covid.
Non bastasse la sua insofferenza alla vita nella struttura, ci si è messo il contagio che la ha costretta a rinunciare al caffè e a una serie di piccole abitudini quotidiane. E così ha deciso di andarsene. Abitudinaria, legata al passato, alla vita agiata di un tempo, ma anche ad alcuni luoghi: il Mc Donald’s di piazza di Spagna, Fontana di Trevi, la Galleria Sordi dove prendere un caffè, il Pantheon, piazza della Maddalena. ed è lì che è stata cercata, ma per ora invano.
(La Repubblica)