18 Luglio, 2024
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Coronavirus, progessi del vaccino studiato allo Spallanzani

 “Ora lo testiamo sui soggetti più anziani”

Spiega Antonella Folgori, ad di ReiThera l’azienda di biotech che sta sperimentando un vaccino basato su un vettore adenovirale derivante dai gorilla: “E’ ben tollerato. Nei prossimi mesi uno studio internazionale

“L’arruolamento dei volontari più anziani sta procedendo come previsto e prevediamo di comunicare entro la fine dell’anno i primi risultati dello studio insieme al piano per studi internazionali più ampi”: lo dice l’Amministratore delegato di ReiThera, Antonella Folgori, nell’aggiornamento sullo studio clinico di Fase 1 del suo candidato vaccino (GRAd-COV2) contro il nuovo coronavirus. “Stiamo facendo progressi nella Fase 1 di sperimentazione e abbiamo completato la prima parte esattamente come pianificato – aggiunge Folgori – Tale risultato ci ha consentito di passare alla vaccinazione dei soggetti più anziani”.

ReiThera spiega che GRAd-COV2, il candidato vaccino contro Sars CoV-2, è basato su un vettore adenovirale (chiamato GRAd), derivante dalle scimmie (gorilla) e modificato affinché non possa replicarsi. Questo vettore, brevettato dall’azienda, codifica l’intera proteina Spike, che consente al nuovo coronavirus di entrare nelle cellule umane. La sperimentazione clinica di Fase 1 in corso – aggiunge ReiThera – sta valutando la sicurezza e l’immunogenicità di GRAd-COV2 su 90 volontari sani, divisi equamente in due gruppi condifferenti fasce di età: 18-55 anni l’uno e 65-85 anni l’altro.

Ciascun gruppo è diviso in tre sotto-unità di studio composte ciascuna da 15 volontari, i quali ricevono una delle tre dosi scalaridi GRAd-COV2. I partecipanti sono monitorati per un periodo di 24 settimane. Lo studio è attualmente in corso in Italia presso l’Istituto Nazionale di Malattie Infettive (INMI) Lazzaro Spallanzani di Roma e presso l’Ospedale Universitario GB Rossi di Verona.

L’obiettivo primario dello studio – conclude l’azienda biotech – è valutare la sicurezza e la tollerabilità di GRAd-COV2 e selezionare una dose di vaccino per le successive fasi di sperimentazione clinica. Il secondo obiettivo è valutare la capacità del vaccino di indurre nei volontari risposte immunitarie (sia anticorpi sia linfocitiT), contro il nuovo coronavirus SARS-CoV-2. Nei prossimi mesi è previsto un più ampio studio internazionale di Fase 2/3, sulla base di risultati provvisori positivi di sicurezza e immunogenicità dello studio di Fase 1.

(La Repubblica)

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