L’ex prefetto di Vibo Valentia Guido Londo è stato chiamato a ridurre un deficit stimato in 225 milioni di euro. “La mia ricetta – dice – è lavorare seriamente e occuparmi della popolazione”
Ci sono 26 obiettivi prioritari nella la missione affidata dal Governo a Guido Longo,l’ex prefetto di Vibo Valentia e questore di Reggio, nominato ieri commissario per il piano di rientro dal deficit sanitario della Regione Calabria dopo le dimissioni del generale Saverio Cotticelli e una serie di rinunce all’incarico da parte delle persone chiamate a sostituirlo. Un mandato sostanzialmente in linea con i compiti assegnati al suo predecessore, eccetto che per due punti: la stesura del piano anti Covid, su cui è scivolato il generale Cotticelli a cui la missione era stata affidata dal ministero della Salute dopo la nomina (avvenuta prima dell’inizio della pandemia) con comunicazioni di cui l’ex militare in pensione ha confessato in Tv di non sapere nulla, e la ricognizione, con relativa quantificazione e gestione, del contenzioso attivo e passivo in essere e la verifica dei fondi rischi aziendali e consolidato sanitario regionale.
La montagna del deficit
Il decreto di nomina affida al commissario ad acta, che potrà avvalersi di una struttura composta da 25 persone, l’incarico “prioritario” di attuare i programmi operativi 2019-2021, di proseguire l’attuazione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari, si legge, “a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica, ivi compresa l’attuazione del decreto legge 10 novembre 2020 n. 150”.
Longo dovrà scalare la montagna del deficit accumulato dal servizio sanitario regionale, stimato, nel corso dell’ultima verifica ministeriale, in 225 milioni di euro. “Io sono stato in Calabria negli anni ’80 per la seconda guerra di ‘ndrangheta, poi sono tornato come questore di Reggio nel 2012, poi come prefetto di Vibo nel 2017. La mia ricetta è lavorare seriamente e occuparmi della popolazione. La popolazione calabrese ha bisogno di noi, urgentemente”.
Nel documento che gli affida l’incarico sono indicati le azioni e gli interventi necessari per portare a termine il compito. Compete al nuovo commissario, è scritto nel decreto di nomina a firma del Presidente del Consiglio e dei ministri della Salute e dell’Economia, l’adozione “di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, in particolare con riguardo all’adesione agli screening oncologici, all’assistenza territoriale ed alla qualità e sicurezza dell’assistenza ospedaliera”.
Secondo punto è il completamento ed attuazione del piano diriorganizzazione della rete ospedaliera e della rete di emergenza-urgenza “in coerenza con il fabbisogno assistenziale”. Seguono la definizione ed attuazione delle reti cliniche specialistiche e il monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi ospedali, oltre al completamento del riassetto della rete dei laboratori e di assistenza specialistica ambulatoriale.
Settimo punto è la completa attuazione delle linee di indirizzo “per la promozione ed il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel percorso nascita” cui seguono la gestione e l’efficientamento della spesa per il personale “in coerenza con l’effettivo fabbisogno”.
Rendere efficiente la spesa
Spettano al commissario anche la razionalizzazione e l’efficientamento della spesa per l’acquisto di beni e servizi insieme con la gestione e l’efficientamento della spesa farmaceutica convenzionata ed ospedaliera “al fine di garantire il rispetto dei vigenti tetti di spesa previsti dalla normativa nazionale e il corretto utilizzo dei farmaci in coerenza con il fabbisogno assistenziale”.
Da definire anche i tetti di spesa e dei conseguenti contratti con gli erogatori privati accreditati per l’acquisto di prestazioni sanitarie anche attraverso la ridefinizione delle tariffe delle prestazioni sanitarie. Dodicesimo punto è l’adozione di “ogni necessaria iniziativa” al fine di pervenire “alla completa implementazione dei flussi informativi del Nuovo Sistema Informativo Sanitario da parte delle aziende in termini di completezza e qualità”.
Il mandato prevede anche la sottoscrizione degli accordi interregionali bilaterali in materia di mobilità sanitaria oltre all’attuazione della normativa statale in materia di autorizzazioni e accreditamenti istituzionali, mediante l’adeguamento della vigente normativa regionale. Il mandato conferito a Longo contempla poi la definizione e la stipula del protocollo d’intesa con l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro oltre a interventi per la gestione, razionalizzazione ed efficientamento della spesa e delle attività proprie della medicina di base.
Altri punti previsti sono: adozione dei provvedimenti necessari alla regolarizzazione degli interventi di sanità pubblica veterinaria e di sicurezza degli alimenti; rimozione dei provvedimenti, anche legislativi, adottati dagli organi regionali e i provvedimenti aziendali “che siano di ostacolo alla piena attuazione del piano di rientro e dei successivi Programmi operativi, nonché in contrasto con la normativa vigente e con i pareri e le valutazioni espressi dai Tavoli tecnici di verifica e dai Ministeri affiancanti”; il monitoraggio delle rilevazioni del bilancio regionale riferite alle risorse destinate al Servizio sanitario regionale; la verifica dell’ordinato trasferimento da parte del bilancio regionale al Servizio sanitario regionale delle risorse ad esso destinate; la conclusione della procedura di regolarizzazione delle poste debitorie relative all’Asp di Reggio Calabria “e delle ulteriori poste debitorie eventualmente presenti negli altri enti del Servizio Sanitario Regionale”; la riconduzione dei tempi di pagamento dei fornitori ai tempi previsti dalla normativa vigente.
Compiti del commissario sono pure la ricognizione, quantificazione e gestione del contenzioso attivo e passivo in essere, e verifica dei fondi rischi aziendali e consolidato sanitario regionale; la “prosecuzione e tempestiva conclusione delle azioni previste per la puntuale attuazione del Percorso attuativo della certificabilità”; la programmazione degli investimenti per interventi edilizi e tecnologici, l’attuazione dei nuovi compiti assegnati al Commissario ad acta dal decreto legge 10 novembre 2020, n. 150 fra cui la definizione del piano anti Covid.
(Agi)