Presentati il nuovo edificio e un interno piano ristrutturato che ospiteranno anche reumatologia e osteoncologia. Un investimento da più di 5 milioni
Bologna, 1 dicembre 2020 – L’istituto ortopedico Rizzoli si espande, grazie a un contributo di 5 milioni e settecentomila euro. Nell’investimento un nuovo edificio di quattro piani (video) e un altro intero piano, completamente ristrutturato: le due strutture ospiteranno tutti gli ambulatori dell’area oncologica, il Centro malattie rare, il reparto di reumatologia, gli ambulatori del pre-ricovero e il nuovo reparto di osteoncologia, sarcomi dell’osso e dei tessuti molli e terapie innovative.
Più di tremila metri quadrati di spazio nuovo, insomma, e la nuova “palazzina” si trova incastonata tra la sede storica di San Michele in Bosco, il monoblocco ospedaliero e la collina su cui sorge l’Istituto.
Presentando la struttura, assieme all’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, al rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, e al sindaco di Bologna Virginio Merola, il direttore generale Anselmo Campagna spiega che: “Costruire un’opera simile in questo contesto ambientale è stato complicato e ha richiesto ulteriore impegno aprirla in periodo di emergenza Covid. Ma è stata una scelta giusta perché da oggi possiamo procedere alla ricollocazione di numerosi servizi garantendo ai nostri pazienti spazi moderni e confortevoli e al personale sanitario un’organizzazione più funzionale delle attività di assistenza.”
“L’osteoncologia costituisce il cuore della ricerca oncologica e che il reparto pubblica circa 20 lavori scientifici all’anno”,
ha ricordato Maria Paola Landini, direttore scientifico del Rizzoli, mentre Francesco Ubertini ha ammesso di “essere molto orgoglioso del percorso che l’Università ha compiuto insieme al Rizzoli e che questo di oggi è un punto di partenza per un altro tratto di strada da percorrere insieme”. Il sindaco, Virginio Merola, ha anche affrontato il tema pandemia e si è rivolto ai cittadini, “perché siano consapevoli di avere rispetto e riconoscenza verso il personale sanitario: questo non è il momento di mollare la presa”.
A proposito di pandemia, il presidente Bonaccini, che aveva appena terminato un incontro con i ministri Boccia e Speranza sui vaccini anti-Covid, ha sottolineato che “stiamo lavorando per distribuire al meglio i vaccini quando arriveranno”, mentre Donini ha aggiunto che le prime dosi del siero Pfizer “sono attese tra gennaio e febbraio e che al ministero sono già state inviate le indicazioni logistiche per la rete di distribuzione”.
(Il Resto del Carlino)