25 Novembre, 2024
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Assembramenti Rimini e Riccione: allarme piazze per le feste

L’ex commissario Sergio Venturi punta il dito contro le resse di sabato scorso nelle piazze di Rimini e Riccione

Rimini, 8 dicembre 2020 – “Se si ripete una situazione del genere, si deve chiudere la piazza per tre giorni“. Anche Sergio Venturi, l’ex commissario ad acta che ci ha accompagnato per tutto il periodo della prima ondata, ha visto le immagini di Riccione e Rimini, rimandate da televisioni, siti e giornali. Una sabato del terrore, dal suo punto di vista, che non si deve più ripetere o saranno guai per tutti. “Ho visto i filmati e si mi fossi trovato lì sarei scappato via il prima possibile. Questi eventi sono delle mine vaganti”.

«Siamo come il cane che si morde la coda – dice Venturi – ci lamentiamo che non possiamo spostarci a Natale, ma poi succede che ci ammassiamo in piazza. Esattamente quello che serve per il rialzo dei contagi. Con gli assembramenti di sabato scorso si è rischiato molto. In quei casi si sta troppo vicini, e anche la mascherina serve fino a un certo punto. Se ci guardi bene, c’è chi ha il naso fuori, chi la porta sulla gola e chi ce l’ha in mano. Quelli che abbiamo di fronte sono tutti potenziali portatori del virus”. Per l’ex commissario, dove ci sono assembramenti di quella portata i sindaci hanno il potere (e il dovere) di intervenire”. “Vista la folla che si riversa nelle piazze e nelle strade – continua Venturi – nelle prime si potrebbe limitare il numero, contingentare gli ingressi. Con le strade è più difficile, e per questo serve che i controlli delle forze dell’ordine vengano intensificati. Hanno promesso 70mila uomini sulle strade, speriamo di vederli”.

“In questi casi serve anche un piano strategico, sia nelle piazze e nelle vie dello shopping“. Un piano preventivo, insomma, a cui però nessuno ha ancora messo mano. Anche ieri pomeriggio in piazza Cavour c’erano nutriti gruppi di persone ferme a chiacchierare. Moltissimi giovani, e in diversi avevano la mascherina abbassata. Divise però non se ne sono viste granchè, e quanto al piano strategico, da Questura e Prefettura per ora non arriva alcun commento, nè anticipazioni sulla strategia natalizia per evitare le resse.

Per Venturi passeggiare e non stazionare è invece la parola d’ordine. “Gli eventi sono da evitare assolutamente – continua – le occasioni vanno centellinate. E’ inutile fare sacrifici e mettere regole, se poi qualuno dice ‘troviamoci tutti in piazza’, va da sè… Lo so, è difficile per tutti. Ma noi che ci lamentiamo dal divano di casa, dovremmo pensare a quelli che sono al fronte, medici e infermieri che da marzo non hanno tregua e che si sono visti davanti quelle le immagini. Consapevoli che tutti i loro sforzi erano resi vani”.

(Il Resto del Carlino)

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