Dopo gli assembramenti in centro dello scorso fine settimana, ecco le disposizioni del Comitato per l’ordine pubblico
Potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, check-point in stazione Centrale e negli aeroporti e flussi regolamentati nelle zone dello shopping. In particolare in Galleria. Il tutto per evitare che si ripetano gli assembramenti dell’ultimo week end. Saranno contingentate le presenze nella Galleria Vittorio Emanuele, il ‘salotto’ di Milano che collega piazza Duomo a piazza della Scala, con flussi obbligati di uscita. Lo ha stabilito il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza pubblica, riunito oggi dal prefetto Renato Saccone per dettare le linee delle attività di controllo da attivare fino al 6 gennaio. Previsti presidi delle forze dell’ordine, con stazioni mobili nel centro del capoluogo lombardo, e più controlli negli esercizi pubblici per vigilare sul pieno rispetto delle misure anti Covid.
Al vertice in prefettura hanno partecipato le forze dell’ordine, il Comune e le varie categorie coinvolte per mettere a punto il piano di contenimento dei rischi legati allo shopping natalizio nell’ultimo weekend di grandi spese. Regole che serviranno, negli auspici, a evitare eccessive concentrazioni di persone anche alla luce dello scorso weekend, che è stato molto affollato. Domenica scorsa più volte in metropolitana è scattato lo “stop and go” dei tornelli, il meccanismo preventivo di chiusura che entra in gioco quando si raggiunge il tetto del 50 per cento di capienza.
I controlli riguarderanno anche gli esercizi pubblici, dall’obbligo di indossare la mascherina al mantenimento delle distanze interpersonali, con il numero massimo di quattro clienti per ogni tavolo di bar e ristoranti. In caso di violazioni, è prevista la sospensione dell’attività per cinque giorni. Sono passibili di sanzioni anche i clienti che si attardano nei locali o nelle immediate adiacenze; dopo le 18 è infatti vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico.
Per quanto riguarda la mobilità, sono stati previsti servizi nelle stazioni ferroviarie e negli autogrill fino al 20 dicembre. Successivamente, i controlli riguarderanno l’applicazione delle norme che vietano la mobilità ultraregionale, con servizi capillari nei giorni del 25, 26 dicembre e 1° gennaio, durante i quali vige il divieto di spostamento. I dispositivi verranno adeguati in caso di modifiche normative.
Un piano di emergenza era già stato messo in atto durante il ponte dal 5 all’8 dicembre in Galleria, sull’asse da piazza Duomo a San Babila, quello da via Mercanti a via Dante, via Torino e in corso Buenos Aires: nelle parti della città, cioè, “che per il valore simbolico e l’attrattiva commerciale sono solite richiamare un gran numero di visitatori”, aveva scritto il questore Sergio Bracco nella sua ordinanza. E bisogna evitare che anche in questi giorni si riempiano di persone.
L’accesso alla Galleria era stato contingentato, con i vigili ai bordi dei quattro bracci pronti a bloccare l’afflusso in caso di eccessiva affluenza. Uno scenario che si è verificato domenica per oltre un’ora. Per le altre zone dello shopping, invece, c’è da capire le modalità di controllo. Per i commercianti “è giusto regolamentare i flussi nelle zone pedonali come la Galleria e corso Vittorio Emanuele ma siamo contrari a ulteriori transenne perché la gente si ferma e così si creano solo assembramenti”, dice il segretario generale di Confcommercio, Marco Barbieri. Controlli anche negli scali e nelle stazioni per evitare le folle da esodo.
(La Repubblica)