Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori (Pd) ha approvato all’unanimità, con diversi emendamenti sia della maggioranza sia dell’opposizione, la proposta di deliberazione consiliare n. 26 d’iniziativa della Giunta, concernente le “Linee di indirizzo per un uso efficiente delle risorse finanziarie destinate allo sviluppo 2014-2020”. Si tratta del programma di interventi della Regione Lazio per l’impiego degli oltre 2,6 miliardi di euro tra fondi europei (Fondi Sie), cofinanziamento nazionale e risorse regionali. Il budget relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale è di 913 milioni di euro, 958 milioni quello relativo al Fondo sociale europeo (Fse) e 780 milioni il budget per il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr).
Il piano prevede la seguente ripartizione della dotazione complessiva: 602 milioni alla competitività dei sistemi produttivi (22,7 % del totale); 651 milioni a occupazione, istruzione e formazione (25% circa); 163 milioni per l’Agenda digitale (6, 2%), 212 milioni per la ricerca scientifica, innovazione e trasferimento tecnologico (8 %); 536 milioni alla sostenibilità ambientale, alle soluzioni eco-compatibili per l’incremento della qualità della vita, alla protezione dell’ambiente e alla valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (20,2 %); oltre 344 milioni per la lotta alla povertà e all’esclusione sociale (13%); 46 milioni per il potenziamento della capacità istituzionale e amministrativa (1,76%). Poco più di 94 milioni, pari al 3,56% del totale, sono destinati all’assistenza tecnica, vale a dire al sostegno alla piena operatività del programma, alla valutazione e al monitoraggio, come previsto dall’apposito regolamento comunitario.
Il provvedimento era giunto nell’Aula consiliare con alcuni emendamenti delle commissioni IV, Bilancio, e II, Affari comunitari che si erano riunite in seduta congiunta nelle scorse settimane. Settantotto gli emendamenti proposti l’Aula, il voto del Consiglio è arrivato dopo un dibattito nel corso del quale è intervenuto anche il presidente della Regione, Nicola Zingaretti. L’obiettivo è quello di mandare tutto il pacchetto alla Commissione europea a Bruxelles entro il 22 luglio, come ha spiegato l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, nel corso della sua relazione introduttiva.
L’intervento del presidente della Regione, Nicola Zingaretti
Nel corso della discussione generale sul provvedimento è intervenuto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti. “Si apre per questa Regione una fase straordinariamente nuova e positiva che ci richiamerà tutti alle nostre responsabilità”. Ha dichiarato Zingaretti.
“Quanto decideremo – ha proseguito il presidente della Regione – e soprattutto quanto di nuovo scriveremo nell’attuazione di queste linee guida, non può essere deciso nel chiuso di una stanza di Giunta, di commissione, o di Consiglio, ma ci aspetta una fase davvero di costruzione collegiale di una proposta definitiva che dovrà coinvolgere i sindaci del nostro territorio, ma anche il mondo economico, culturale e sociale. (…) Occorre tentare, in questa fase storica e in questa programmazione, di spingere tutti alla capacità di proposizione di progetti più concreti, più calendarizzabili che diano risposte più rapide e misurabili. Utilizzare le risorse europee per un ricambio totale delle flotte rotabili all’insegna del risparmio energetico sia su gomma che, in parte, su ferro e può rendere molto più concreto l’utilizzo e l’utilità di questa benedetta Europa mettere nelle condizioni la mobilità pubblica di questa regione di cambiare nel profondo il volto di questa regione.”.
Nel corso del suo intervento, Zingaretti ha volto lo sguardo al futuro. “La fase che si apre – ha detto governatore del Lazio – è una fase di partecipazione. Questo è il senso dell’idea degli Stati Generali, nei quali i consiglieri, a mio giudizio, dovranno essere tra gli attori protagonisti; occasione di partenariato, ma occasione anche politica di rapporto con la società. Questo è il senso – lo hanno richiesto molti consiglieri – della nuova parte del sito internet della Regione, che non a caso abbiamo voluto chiamare ‘Lazio Europa’, che sarà una finestra di tutto ciò che riguarda non solo in genere l’Europa, ma la pubblicazione dei bandi europei nel nome della chiarezza, della trasparenza rispetto a una fase attuale di incredibile e, a mio giudizio, negativa frammentazione della capacità dei bandi europei. La seconda grande fase che si apre è il negoziato. Dal 22 luglio, cioè immediatamente dopo l’invio del programma operativo, figlio di queste linee guida, si aprirà una fase assolutamente delicata e importante di interlocuzione, che già informalmente è partita, ma che ugualmente sarà importante per portare a casa i risultati. Le date sono molto serrate e dovremo lavorare affinché questa discussione porti risultati concreti.”.
“Ora – ha concluso il presidente Zingaretti – , in una situazione economica e finanziaria che conosciamo, si apre quella fase anche politicamente e culturalmente entusiasmante che deve concretizzare cosa è l’Europa in positivo. Questo si concretizzerà e si realizzerà se noi riusciremo, oltre alle linee-guida, oltre ai progetti che faremo, a darci l’obiettivo credibile in pochi anni di dimostrare, come sta accadendo ad esempio nei cantieri della vecchia programmazione che stanno aprendo, che l’Europa è un corso di formazione, uno sportello per trovare lavoro, un treno nuovo, un autobus nuovo, una grande infrastruttura, la ristrutturazione di un centro storico, il fatto che la banda larghissima e i derivati saranno in ogni angolo della Regione”.